Rete Archivi Biellesi

Intervista a Mario Bona

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  • Tipologia
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  • Data
    marzo 2013
  • Descrizione
    Intervista Mario Bona, ingegnere tessile, realizzata nell'ambito del progetto “St.of.Fa”. L'intervista si concentra sull'invezione del tessuto "Italian Cool Wool" , il tessuto in lana super fine e sull'evoluzione tecnologica dell'industria tessile.
    Bona illlustra la rivoluzionaria introduzione dei tessuti in lana super fine introdotti negli anni '70 dal lanifici biellesi con lo scopo di sopperire alla scarsa produttività delle fabbriche nel periodo della collezione estiva, all'epoca di maggior appannaggio di conotinifici e linifici. Nonostante gli iniziali problemi da parte di sarti e confezionisti, il tessuto ha una grande successo. Il Biellese è posizionato ancora oggi come migllior produttore mondiale di questa tipologia di tessuto. 
    All'epoca gli allevatori australiani avevano messo a punto pecore con un vello ultra fine pari a 10-12 micron simili al cachemire (a fronte dei 16-18 delle merinos normali) che ben si prestavano a questo impiego.
    Bona insiste sull'importanza dell'applicazione della fisica in ambito tessile perchè la stabilità del tessuto è fondamentale per utilizzarlo nella confezione; la fisica dovrebbe avere maggiore spazio anche nei percorsi formativi legati all'industria tessile. 
    Rimarca inoltre la centralità della fase di finissaggio che, conoscendo bene il comportamento del tessuto nella deformabilità, può impostarlo bene anche dal punto di vista della "mano" e della confezionabilità.
    Mette inoltre in rilievo il lavoro a monte condotto dai produttori nello sviluppo di fibre sempre più fini grazie a una profonda conoscenza delle razze e del loro habitat, spaziando sulle diverse razze e accennando anche alla nascita dell'Agenzia Lane d'Italia e alle caratteristiche delle lane biellesi e italiane.
    Parallelamente sottolinea come la evoluzione tecnologica sia stata fondamentale per raggiungere questi risultati e come sia ancora possibile migliorare la fase di controllo della produzione e aumentare l'impiego dell'elettronica nel processo in maniera sempre più capillare. 

    Una parte dell'intervista è dedicata al funzionamento dei macchinari, in particolare nella filatura e nella tessitura, e della loro 

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