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Un Paese di Stoffa Buona – Scheda Sintesi – Programma - Itinerari

Documento
  • Tipologia
    Documento
  • Data
    2006
  • Descrizione

    Scheda Sintesi:

    IL TERRITORIO

    Valle Mosso è conosciuto come la culla dell’industria tessile meccanizzata del distretto laniero biellese.

    In questo piccolo centro affacciato sulle acque del torrente Strona, che oggi conta 3950 abitanti, Pietro Sella, all’indomani della caduta di Napoleone, collocò, nei locali di una antica cartiera dimessa, le prime macchine operatrici.

    Questo atto determinò il declino della tradizionale industria domestica e segnò l’avvio di un processo storico che, pur tra congiunture altalenanti ed eventi catastrofici, arriva sino ai giorni nostri.

    Da due secoli, dunque, senza soluzione, il lanificio moderno ha sedimentato e stratificato su questo territorio tutto ciò che è peculiare di questo settore produttivo.

    Un patrimonio cospicuo, di beni materiali e immateriali, composto di strutture architettoniche, di tecnologie, di prodotti, di cultura diffusa.

    Un patrimonio inscritto in un paesaggio storico e naturale singolare e di forte impatto comunicativo ed evocativo.

    Un giacimento di cultura e di natura “addomesticata” che attende precisi e concreti interventi di tutela e valorizzazione, interventi che la crisi in corso rende quanto mai importanti e improcrastinabili.

    Per queste sue proprietà, che costituiscono i topoi esemplari di una civiltà industriale, Valle Mosso può essere elevata a icona di una storia esemplare di un distretto produttivo e della sua comunità.

    OBIETTIVI DEL PROGETTO

    (sviluppo, cultura, natura, paesaggio, economia, turismo)

    Il progetto ”Un paese di stoffa buona” vuole essere una di quelle risposte fattive che oggi occorre dare al rischio di irreversibile declino del sistema produttivo locale;

    l’asse portante dell’intero impianto progettuale è la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale e paesaggistico in situ, individuato nella sua duplice valenza di risorsa da investire nelle politiche di rilancio e di sviluppo locale e quale fattore di identità e di coesione della comunità.

    Un paese di stoffa buona” punta alla messa in opera di un parco museale che prevede:

    • itinerari tematici e percorsi pedonali con punti di osservazione e di lettura degli elementi caratteristici del paesaggio industriale laniero;

    • un centro di interpretazione del paesaggio storico e naturale dell’industria tessile laniera;

    • un archivio audiovisivo- multimediale della memoria industriale;

    • l’offerta di numerosi servizi al pubblico.

    Gli ambiti principali di attività del parco museale abbracciano tutte le manifestazioni della vita associativa della comunità e si integrano con le politiche industriali, di marketing territoriale e di sviluppo compatibile.

    IL PROGETTO E LE POLITICHE DI SVILUPPO

    Un paese di stoffa buona” vuole essere più di un pur qualificante progetto culturale per costituirsi quale strumento di sviluppo associato a tutte le politiche di rilancio del sistema socio economico territoriale.

    AZIONI

    • valorizzazione e fruizione del capitale culturale: A) immobiliare (siti, monumenti, infrastrutture, pianificazione e progetti di riuso); B) mobile (oggetti, macchine, documentazione, collezioni); C) immateriale (paesaggi, credenze, tradizioni, saperi);

    • studio, definizione e lancio di un marchio territoriale che comunichi peculiarità, eccellenza ed essenza di questa realtà territoriale;

    • attivare una struttura permanente di iniziazione ed educazione al patrimonio industriale;

    promuovere iniziative e collaborazioni finalizzate alla comunicazione degli elementi identitari e delle produzioni di eccellenza che hanno reso prestigioso il made in Biella e in Valle Strona, storico epicentro del distretto laniero”. tratto da “Scheda di sintesi” del progetto Un paese di stoffa buona

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    1 Scheda di sintesi

    1 Programma 2006 (in fotocopia)

    3 fotocopie degli itinerari (Infopoint con Totem informatizzati)


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