Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura

Archivi aggregati

Complesso di fondi
  • Tipologia
    Complesso di fondi
  • Data
    1874 fino a 1978
  • Storia archivistica
    Aggregati all'Archivio Storico San Paolo sono conservati alcuni fondi provenienti dall'acquisizione di banche e soggetti passati sotto il controllo dell’Istituto. L’Archivio Storico della Banca A.Grasso & Figlio, attiva a Torino tra la fine del XIX secolo e il 1965, costituisce un esempio significativo di archivio di una piccola banca privata locale. Particolarmente attiva a cavallo del XIX e XX secolo, la Banca Grasso chiude la sua attività nel corso della crisi della finanza piemontese a metà degli anni ’60, venendo acquisita dall'Istituto Bancario San Paolo che ne rileva le attività e le passività, nonché il personale e le strutture. L’archivio era conservato per la gran parte nei depositi di Corso Ferrucci 2, sommariamente ordinato, almeno per la parte riguardante le serie tipologiche dei registri contabili. In assenza di segnature o altre indicazioni relative all'ordinamento originario delle carte, la struttura dell’archivio riordinato riflette l’articolazione delle funzioni aziendali. Sono stati individuate otto sezioni che inquadrano rispettivamente le carte prodotte dagli organi amministrativi (Statuti e regolamenti, Verbali, carte relative ad Amministratori e azionisti), e dalla Segreteria; carte e registri relativi all'attività di gestione creditizia (Conti correnti e depositi, Mutui, Titoli e Fidi) e all'attività di contabilità (Bilanci, Libri Mastri, Libri Giornale, Inventari, ecc.); materiale relativo al contenzioso e agli affari legali, al personale e un nucleo di carte prodotte durante il processo di liquidazione della Banca. L’archivio della Cassa di Previdenza per il personale della disciolta Confederazione Fascista degli Industriali e delle Organizzazioni dipendenti raccoglie le carte ereditate dalla gestione di liquidazione della stessa Cassa, istituita con la legge 3 aprile 1926 n. 563 che ordinava e regolava in confederazioni e corporazioni il complesso sistema rappresentativo dei lavoratori e datori di lavoro italiani. La Confederazione fascista degli Industriali, organo corporativo rappresentante le istanze dei datori di lavoro industriali, inquadrava sotto di sé 45 Federazioni di categoria, ciascuna di esse in rappresentanza dei datori di lavoro di un determinato settore (Industrie estrattive, fibre tessili, legno, ecc.). Al suo interno venne costituita, nel 1932, una Cassa di Previdenza per il personale dipendente direttamente dalla stessa Confederazione e dalle Federazioni dipendenti e occupato nei diversi uffici dislocati sul territorio nazionale . A norma del Regolamento del 1940, la Cassa non aveva “propria personalità giuridica disgiunta da quella confederale; essa costituisce un servizio interno la cui gestione è tenuta in particolare evidenza con apposita contabilità separata, quale svolgimento delle corrispondenti voci del bilancio annuale della Confederazione”. L’attività della Cassa consisteva nel raccogliere i contributi previdenziali versati dagli aderenti, reinvestirli e liquidare le spettanze ai lavoratori progressivamente entrati in quiescenza. La Cassa acquisisce dunque degli stabili a Roma, la cui amministrazione dà vita a una gestione contabile separata e risiede in uno stabile di proprietà in via delle Botteghe Oscure a Roma. Con Decreto Legislativo Luogotenenziale del 23 novembre 1944 n.369 venne disposta la soppressione di tutte le organizzazioni sindacali fasciste e la liquidazione dei rispettivi patrimoni. L’art. 3 del decreto dispose inoltre il licenziamento collettivo del personale direttamente assunto dalle organizzazioni disciolte, mentre l’art.4 previde la nomina da parte del Ministro per l’Industria, il Commercio e il Lavoro di un Commissario liquidatore per ciascuna degli enti. Di conseguenza, si ritenne disciolta anche la Cassa di previdenza della Confederazione degli Industriali. Dopo una serie di traversie giuridiche , la gestione residua della liquidazione del patrimonio della Cassa viene affidata in gestione all'Istituto Bancario San Paolo di Torino, insieme all'archivio da essa prodotto. Questo archivio era conservato in una serie di scatole depositate nei locali di Corso Ferrucci; esso comprende 8183 unità archivistiche, in grandissima maggioranza costituite dai fascicoli personali dei dipendenti delle diverse Confederazioni degli Industriali, le cui posizioni previdenziali furono liquidate dalla gestione di liquidazione della Cassa. L’archivio è stato riordinato in tre sezioni: la prima, “Gestione di liquidazione”, organizza in livelli e sottolivelli le carte relative all'Amministrazione (Assemblee del Comitato liquidatore, carte prodotte dalla Presidenza del Comitato stesso, cause e ricorsi, regolamenti, patrimonio, contabilità, personale), all'Assistenza (pratiche di corresponsione delle liquidazioni agli assistiti, corrispondenza e normativa) e alla gestione di un Consorzio alle Liti, costituito nel corso delle vertenze aperte nel corso degli anni ’50 per la gestione della liquidazione della Cassa. La seconda sezione, “Patrimonio immobiliare”, raccoglie le carte prodotte nell’attività di gestione e liquidazione del patrimonio immobiliare di proprietà della Cassa, costituita in amministrazione autonoma: si conservano Bilanci, Giornali, Mastri, Libri di cassa, Mandati e carte relative alla gestione corrente. La terza sezione, “Fascicoli personali”, comprende i fascicoli delle posizioni previdenziali degli iscritti alla Cassa. I fascicoli sono stati ordinati alfabeticamente e inquadrati in serie riflettenti le diverse Confederazioni di appartenenza. L’ultimo degli archivi aggregati è quello prodotto dalla Banca Popolare San Gaetano, acquisita dall'Istituto Bancario San Paolo negli anni ’60. Costituito interamente di registri contabili già sommariamente ordinato nelle diverse serie tipologiche. L’ordinamento definitivo inquadra il materiale in sette serie di registri contabili: Giornali mastri, Giornali mastri di contabilità generale, Libri giornale, Libri giornali delle operazioni su conto corrente, Libri giornale portafoglio, Libri giornali riepilogo conti, Giornali di cassa diversi. L’arco cronologico si estende dal 1939 alla fine degli anni ’60.

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