Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura

Credito Fondiario

Fondo
  • Tipologia
    Fondo
  • Data
    1865 fino a 1987
  • Descrizione
    Il credito fondiario è il credito consentito alla proprietà stabile. Si determina sulla base della garanzia reale che ad esso serve. Il credito fondiario è erogato da appositi istituti che procurano alla proprietà immobiliare i denari altrui. 
    Una volta che il prestito sia concluso e sia iscritta l’ipoteca che lo garantisce, l’istituto si vale delle garanzie avute dal mutuatario per emettere titoli di credito verso sé stesso corrispondenti in valore nominale al prestito da lui consentito. In questo modo il vero mutuante è il privato capitalista che acquista i titoli ed il debitore ultimo è il mutuatario. Ma tra loro non esiste un rapporto diretto. Il mutuatario paga il proprio debito all'istituto e dall'istituto il capitalista riscuote i propri diritti.
    I titoli di credito si chiamano Cartelle fondiarie. 
    Il credito fondiario ha un principale obiettivo: il prestito con ipoteca. 
  • Storia archivistica
    Dopo la trasformazione istituzionale del 1853 le Opere amministrate dalla nuova Direzione delle Opere Pie di san paolo erano quelle ereditate dalla Compagnia di san Paolo : l’Ufficio pio; il Soccorso e il Deposito, di fatto unificati e trasformati da tempo in un istituto educativo femminile, che avrebbe successivamente (1883) assunto il nome di Educatorio Duchessa Isabella; il Monte di pietà, dal 1927 suddiviso in Azienda del credito e Azienda del pegno; gli Esercizi spirituali, di lì a poco soppressi. Ad esse si sarebbe aggiunto nel 1866 il Credito fondiario. Anche dopo la trasformazione in istituto di credito di diritto pubblico, nel 1932, Ufficio pio, Educatorio Duchessa Isabella e Credito fondiario mantennero contabilità e bilanci separati. L’amministrazione delle Opere era demandata ad apposite commissioni permanenti, elette in seno al consiglio direttivo; mentre la loro gestione invece era unica, affidata agli uffici centralizzati dell’Istituto: Segreteria, Ragioneria, Legale ecc. Nei regolamenti sulla tenuta degli archivi (tra il 1872 e il 1932) convivono e si alternano il criterio dell’archiviazione in base all’ufficio produttore e quello in base all’Opera. Nell’attuale riordino è stato scelto di rispettare in linea di massima il criterio di suddivisione per ente, previsto dall’ordine di servizio del 1913.

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