Il primo registro di questa sottoserie è particolare rispetto agli altri e riporta il nome dell'intestatario della domanda di muto, la tipologia (presentata, rigettata, ammessa e in istruttoria), lo stato del contratto (da stipulare, stipulato in via provvisoria o definitiva) e la zona geografica di appartenenza.
Gli altri registri riportano invece, per ciascun intestatario della domanda, la data di presentazione, l'importo richiesto, la durata, l'elenco dei documenti presentati, la data e i documenti successivamente richiesti a completamento della domanda e osservazioni varie.
A proposito delle domande di mutuo (regolate fino al 1991 sulla base del Testo Unico del 1905) è bene osservare come queste fossero normalmente suddivise in due incartamenti, il primo di carattere contabile (contenente documenti relativi a spese per la perizia, l'estratto conto del mutuo, il conteggio per la sua erogazione, le polizze di assicurazione e le spese per la sua eventuale estinzione anticipata) e la seconda di carattere legale contenente tutta la documentazione tecnico-legale necessaria per la sua istruzione (domanda per la concessione, progetto, licenze, planimetrie, certificato di proprietà, relativo estratto di mappa catastale, eventuali documenti relativi ai passaggi di proprietà e/o eventuali documenti ipotecari. I due incartamenti testimoniano di due istruttorie che procedevano parallelamente fino alla stipulazione del contratto di mutuo, ossia un atto notarile in base al quale il mutuatario concedeva l'ipoteca sul bene a favore del Credito Fondiario.
La Banca riceveva quindi la registrazione dell'atto notarile e il certificato di iscrizione ipotecaria e, a termine regolare dei lavori, veniva predisposto il contratto definitivo di mutuo e la quietanza a saldo, mediante la quale il mutuo veniva erogato, entrando quindi in ammortamento