III - Gestioni Egeli - Ente di Gestione e Liquidazione Immobiliare dell'Istituto di San Paolo di Torino

Fondo

1939 fino a 1997

Il fondo si articola in due serie principali. Nella serie Istituzione e funzionamento si trovano le carte normative, la corrispondenza e le circolari relative all’istituzione del servizio di gestione delle pratiche EGELI all’interno dell’Istituto, mentre nella serie Gestione e riconsegna dei beni si trovano la corrispondenza e le pratiche vere e proprie di gestione dei beni (ossia fascicoli nominativi con i verbali di sequestro e restituzione e carteggi e fascicoli nominativi con documentazione contabili) seguite dalle pratiche relative alla restituzione dei beni ai proprietari e all’istituzione del fondo di solidarietà nazionale.
 

fascicoli, registri e volumi

La documentazione EGELI prodotta presso l’Istituto di San Paolo ha dato origine a un fondo di circa 115 metri lineari, in origine conservato presso i sotterranei del palazzo dell’Istituto di via Monte di Pietà, sede centrale della banca fino al 1963 e poi sede di vari servizi tra cui il Credito fondiario. A differenza di altri fondi archivistici prodotti dalla banca, il fondo EGELI non fu mai oggetto di operazioni di scarto o di spostamenti, in parte per il protrarsi della liquidazione di alcune pratiche a causa della difficoltà di restituzione dei beni, in parte per il carattere peculiare di questo tipo di documentazione legato ad un momento molto delicato della storia dell’Istituto e del paese. Nel 1989-90 le carte furono acquisite dall'Archivio Storico (all'epoca in capo all'Istituto bancario San Paolo di Torino) e trasferite a Vigna di madama Reale senza operazioni di selezione e con la contestuale compilazione di un inventario topografico a lungo utilizzato per le ricerche. Nel 1999 la Divisione Immobiliare – Property Management del San Paolo Imi completò il versamento con la trasmissione all'Archivio storico (dal 1992 in capo alla Compagnia di San Paolo) delle ultime pratiche ancora trattenute presso la divisione per motivi amministrativi. Nel 2014 il fondo è stato trasferito nel nuovo deposito dell’Archivio Storico in Piazza Bernini. Nel 2006 è stato avviato, con la consulenza della facoltà Beni Culturali Archivistici e Librari dell’Università di Torino, un intervento di schedatura analitica, con indicizzazione dei antroponimi, degli enti e dei toponimi, comprendente anche gli indirizzi, all'interno di una base dati allestita tramite Applicativo Access ed terminato con il riordino secondo il metodo storico sistematico e il ricondizionamento fisico delle carte nel 2013. Nell'ambito di quest’ultimo, e in particolare per quanto riguarda le serie dei fascicoli nominativi, si è deciso di conservare ciascuna cartellina originale unita tramite fettuccia al fascicolo (ora ricondizionato all'interno di una nuova camicia di carta non acida); ciò per non smarrire le informazioni relative alle diverse segnature presenti sulla pratica. L'inventario è stato redatto a cura di A. Cantaluppi, I. Bibollet, I. Bozzi e E. Salassa.