Il fondo raccoglie l'attività professionale dell'ingegner Emilio Clara tra il 1950 e il 2006 e conta 3330 progetti suddivisi come segue:
Progetti per civili abitazioni e loro pertinenze: 1.626
Progetti per attività commerciali, aziende agricole, stabilimenti industriali, impianti sportivi e uffici: 361
Progetti per edifici di Istituti religiosi, di Parrocchie e loro pertinenze: 16
Progetti per edifici militari: 2
Progetti per edifici scolastici: 7
Progetti per istituti sanitari e socio-sanitari. 12
Progetti per monumenti funerari: 123
Progetti per opere di pubblica utilità. 11
Certificati di collaudo statico delle strutture in conglomerato cementizio armato: 684
Domande di condono edilizio: 47 (elenco consultabile presso l'archivio)
Relazioni tecniche e peritali: 441 (elenco consultabile presso l'archivio)
Storia archivistica
Il fondo Emilio Clara è stato donato al Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio nel giugno 2016 dalle figlie dell'ingegner Emilio Clara, Maria Paola e Maria Elena. Prima della donazione è stato affidato alla Società Cooperativa Culturalpe il compito di inventariare e condizionare in nuovi raccoglitori l'intera raccolta documentaria, che è dunque giunta al DIST ordinata e corredata di inventario realizzato con l'ausilio del software Guarini Archivi. Nel corso del 2017, in conformità con le scelte effettuate dal Politecnico di Torino per la descrizione del proprio patrimonio storico, l'inventario è stato riversato in Collective Access.
Nella loro collocazione originaria i documenti del Fondo seguivano un ordinamento stabilito, ma non risultavano inventariati; ogni fascicolo era classificato in serie distinte e all'interno di ogni serie secondo la successione alfabetica. In generale lo stato di conservazione del Fondo era buono fatta eccezione per alcuni documenti ingialliti, scoloriti e, nel caso di tavole di grande formato, piegati o danneggiati.
La schedatura è avvenuta tra il giugno 2015 e il gennaio 2016 tramite applicativo informatico Guarini Archivi 2.2.0, rispondente agli standard internazionali ISAD-G e ISAAR. Per ciascuna unità archivistica si è provveduto all'indicizzazione dei nomi di persona, famiglia, ente e luogo. La schedatura ha comunque mantenuto l'orgonizzazione immaginata dallo stesso ingegner Clara.
Le operazioni di riordino sono state eseguite prima in modo virtuale a video e successivamente in modo fisico con la sostituzione di faldoni e cartelline obsoleti e non adatti alla conservazione. Ad ogni fascicolo è stato assegnato un numero di corda progressivo secondo il sistema a "corda chiusa", apposto sulle camicie di conservazione con etichetta adesiva. Su ogni faldone è stata data indicazione della denominazione del Fondo, della sezione e del range numerico dei fascicoli.