Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino - Polo del '900
Lettera di Umberto Calosso a Mario Montagnana e Gemisto (Francesco Moranino), Londra 23 luglio 1942
Documento
Segnatura archivistica
1
Data
23 luglio 1942
Consistenza
2 carta 2 pagina
Contenuto
Incipit: “Carissimi Mario e Gemisto, arrivato ora dall’Oriente, dopo tre mesi di navigazione ‘fuori del mondo’, vedo l’incresciosa polemica che ha luogo in America, mentre io credevo che esistesse l’atmosfera del manifesto dei tre partiti fatto con la collaborazione di Silvio [Trentin] e [Fernando] Schiavetti, e mi affretto a mandarvi un caldo saluto di completa solidarietà in questo momento critico della guerra. Sia nel caso certissimo della vittoria alleata, come nel caso che la rivoluzione antifascista europea debba vivere nelle catacombe per una generazione, è evidente che la linea da seguire è quella del manifesto, collaborazione dei tre partiti e movimenti socialisti, largo appello a tutte le forze vive, civili e militari, del paese. Tirar fuori la ‘repubblica’ come motivo centrale in questo momento è posizione vuota, e tra l’altro è posizione antimazziniana, perché è ben noto che Mazzini in teoria e in tattica sempre subordinò la repubblica all’unità […]”. La lettera prosegue con una riflessione politica sulle possibilità del momento storico e conclude: “Cari Mario e Gemisto, io ho seguito sempre da lontano la vostra intensa attività ben conoscendo le radici italiane profonde della vostra sensibilità rivoluzionaria e della vostra cultura che è a contatto col paese. Ho sempre concepito G.L. come una pattuglia di un grande esercito, un tentativo di speciali compiti, una parola diretta a speciali categorie, per cui si richiede una speciale libertà di movimento. Oggi, l’unità più completa è urgente, e non ammette tentennamenti o ritardi”. Manoscritto.