Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Cena di gala in onore degli agenti estero Nebiolo nell'ambito del Congresso e Mostra dell'Industria GEC, 1959

Fotografia
  • Numero di catalogo

    R0754007

  • Data

    [3 - 11 ottobre 1959]

  • Soggetto

    Nebiolo; Fiere internazionali; Congresso e Mostra internazionale dell'Industria Grafica, Editoriale, Cartaria (GEC)

  • Notizie storico critiche

    "All'Accademia del Savini ci sono due sedute al giorno, quando non tre: all'ora di colazione, al 'vermouth' e dopo la chiusura dei teatri" questo il pensiero di Sabatino Lopez romanziere e critico teatrale. "Il SAVINI è Milano come lo sono la Galleria e la Scala" così scrisse Carlo Castellaneta. "Non ho mai mangiato così bene" la firma in calce era quella del grande Charlie Chaplin.E all'inizio fu Virgilio. Virgilio Savini nacque nel 1852 a Cuvio, nel varesotto, da una modesta famiglia che ben presto abbandonò per trasferirsi a Milano. Nel 1881, in pieno periodo Belle Epoque rilevò l'innovativa Birreria Stocker in Galleria Vittorio Emanuele II, un caffé concerto con orchestra e ballerine già frequentato da personaggi importanti, letterati e giornalisti dell'epoca.Virgilio Savini diede alla birreria una connotazione personale, trasformandola in un elegante locale, un misto tra Caffè e Ristorante. Così nel 1884 nacque il Savini. Per la sua posizione vicino al teatro Manzoni fu il punto di riferimento di artisti e letterati: il salotto dell'arte e della cultura che Emilio Praga con gli "scapigliati" milanesi avevano eletto quale loro Parnaso. Sin dagli inizi del 1900 il Savini era a Milano un punto di incontro di molti illustri nomi del mondo culturale e artistico, da Giuseppe Verdi a Giacomo Puccini, da Pietro Mascagni a Arturo Toscanini, da Eleonora Duse a Sacha Guitry. E poi ancora Arrigo Boito, Gabriele D'Annunzio, Giovanni Verga, Mosè Bianchi, Luigi Capuana, Emilio Praga e persino Tommaso Marinetti, il fondatore del "futurismo" che organizzò un banchetto di cucina futurista e in seguito confidò a Remo Mannoni "fu la nostra serata d'Ernani, anche se per l'occasione dovetti rinunciare al mio risotto giallo, indicibile punta di diamante di un'astuzia gastronomica che lo stesso Montaigne c'invidiava". Dalla sua rinascita, negli anni ' 50, altri grandi percorrono i corridoi e affollano le sale del Savini, un interminabile elenco da Maria Callas a Luchino Visconti, Charlie Chaplin, Ranieri e Grace di Monaco, Erich Maria Remarque, Lana Turner, Jean Gabin, Frank Sinatra, Ava Gardner, Carla Fracci, Henry Ford, Totò e Peppino de Filippo.Eugenio Montale disse: "La passione per la perfezione arriva sempre troppo tardi, a volte, per certe imprese non bastano cento anni, ma si manifesta sempre come passione per la poesia. In questo locale ho incontrato quella della cucina". (http://www.savinimilano.it/ristorante-milano) Il progetto di creare una fiera specializzata in Italia fa i primi passi nel 1954, ma solo due anni dopo il comitato promotore - cui partecipano i rappresentanti delle associazioni interessate - ne definisce gli obiettivi. Si tratta di organizzare un Congresso e Mostra internazionale dell'Industria Grafica, Editoriale, Cartaria (GEC) nel quartiere Fiera Milano. La data prevista è il 1957. Ma la prima edizione di Gec è costretta a slittare, causa la sovrapposizione con la Graphic di Losanna. L’evento si svolge dunque dal 3 all'11 ottobre nel 1959. È un grande successo, e non solo per i risultati commerciali, ma anche per l’attenzione che si condensa intorno alla manifestazione alla quale partecipa praticamente tutto il mondo italiano della carta stampata. Un risultato eccellente, dovuto anche alla cornice di relazioni commerciali sviluppate da Acimga. La neonata Gec entra subito nel gruppo delle 4 maggiori fiere di settore. (http://dativoweb.net/ACIMGA/nasce-gec-1959 e vedi anche http://dativoweb.net/ACIMGA/comitato-esecutivo-gec-1959)

  • Iscrizioni

    didascalica
    G.E.C. 59 Serata in onore degli agenti estero nebiolo
    [su un foglietto aggiunto c'è scritto “Ristorante Savini Milano”]

  • Oggetto

    bianco/nero

  • Formato

    17,5x12,5

  • Consistenza

    esemplare di serie 1


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