Negli anni dell'approvazione dello Statuto Giorgio Aimetti era studente a Torino e aveva rapporti indiretti con il mondo del lavoro; incontrava gli operai durante la sua vita come pendolare. Aimetti ricorda i rapporti tra il movimento studentesco e quello operaio, la percezione del ruolo chiave di Carlo Donat-Cattin e di come avesse accellerato il cammino della legge. Aimetti conclude facendo un confronto tra il sindacato prima e dopo il 1969 e ricorda l'atteggiamento molto conservatore di Confindustria.