Il professor Enzo Bartocci racconta della sua partecipazione alla nascita della legge n. 300 del 20 maggio 1970 conosciuta come Statuto dei lavoratori.
Alla fine del 1968 fu invitato da Giacomo Brodolini a partecipare ad un ristretto gruppo di lavoro che doveva mettere a punto gli assi fondamentali del disegno di legge. Questo gruppo era presieduto da Brodolini e guidato da Gino Giugni; Bartocci mette in luce le dinamiche tra queste due figure fondamentali e le diverse influenze che hanno avuto sula redazione della legge. Ricorda anche i giorni della morte di Brodolini, le dinamiche all'interno del Partito socialista e i timori sul proseguimento del proprio lavoro. Sia Bartocci che Giugni vedono molto favorevolmente la nomina di Carlo Donat-Cattin a ministro del Lavoro. Questa impressione venne confermata quando Bartocci fu convocato dal Ministro che gli disse che avrebbe mantenuto Giugni all'ufficio legislativo perché condivideva l'impostazione della legge e voleva che continuassero la redazione. Per Bartocci l'asse dello Statuto è rimasto sostanzialemnte lo stesso ma l'Autunno caldo, le contrattazioni, il dibattito con il sindacato l'hanno sicuramente arricchito. Alla fine dell'intervista traccia un bilancio sull'efficacia della legge a 45 anni dalla sua approvazione, riconoscendone la solidità e la capacità che ebbe di rappresentare i rapporti sociali nel mondo del lavoro ancora validi nel presente.