Giuseppe De Rita ricorda che il lavoro per la redazione dello Statuto dei lavoratori rappresenta il suo primo approccio al tema della politica del lavoro. Nella sua testimonianza ricorda in particolare la partecipazione alla prima commissione tecnica voluta da Pietro Nenni e il passaggio da questa al lavoro di Brodolini e in seguito di Carlo Donat-Cattin.
In questo percorso sono state fondamentali le contestazioni del 1968 e l'Autunno caldo la cui influenza ha davvero cambiato la natura di alcune parti dello Statuto e in generale la sua forma finale. De Rita dice che la sua generazione non avrebbe accolto quelle tensioni, che erano più tecnocrati. Per quanto riguarda la frase che con lo Statuto la costituzione entra nelle fabbriche, De Rita l'attribuisce a Nenni perché per lui e per i partecipanti alla prima commissione quello era un riferimento importante con la sua idea di equilibrio di poteri.