Mattia Persiani, professore di diritto a Sassari, fu coinvolto nella redazione dello Statuto dei lavoratori in seguito alla preoccupazione sia della Democrazia cristiana che delle ACLI che a scriverlo fosse un ministero socialista. Persiani era stato scelto perché amico di Gino Giugni e ricorda che i suoi compiti furono sostanzialmente due. Il primo convincere la Cisl ad accettare l'intervento del legislatore, e ci riuscì con l'argomentazione che una legge come quella non era soltanto a favore dei lavoratori ma soddisfaceva un interesse pubblico generale. Il secondo era appunto collaborare con Giugni alla stesura formale del testo della legge redigendo formule che non consentissero interpretazioni riduttive.