Cineromanzi

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Cronologia* specifica (DTS)
    • Datazione * 1945 - 1959

  • Consistenza fisica

    • Consistenza 43
    • Tipologia fascicolo/i

  • Descrizione

    La selezione di fascicoli caricata su 9centRo comprende quarantatré albi pubblicati da ventuno testate differenti tra il 1946 al 1960. Coerentemente con il tema del progetto integrato del Polo del ’900 Donne, genere, generazioni: il lavoro, i diritti e i linguaggi si è scelto prima di tutto di privilegiare adattamenti di film incentrati su figure femminili rappresentative del modo in cui in Italia, nel dopoguerra, si guardava alla donna e la si rappresentava all’interno delle narrazioni popolari. Si è deciso inoltre di rendere disponibili al pubblico i numeri interi delle riviste, che in quarantadue casi su quarantatré sono cinefotoromanzi. L’unica, doverosa, eccezione è rappresentata dalla novellizzazione di Roma città aperta pubblicato su I grandi cine-romanzi illustrati n. 41 del 12 maggio 1946, uno dei molti fascicoli dedicati a temi e storie di natura resistenziale presenti nel fondo. Un’altra storia in sintonia con i temi trattati abitualmente dall’ANCR è quella di di Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani, trasformato in cinefotoromanzo insistendo molto sulle vicende del tormentato personaggio di Anna (Gina Lollobrigida) e rititolato, per l'occasione, Ti odio ma ti amo (I vostri films romanzo n. 43 del 16 giugno 1957).
    A livello di curiosità si è deciso di inserire all’interno della selezione anche un doppio adattamento: quello di Maddalena di Augusto Genina, film del 1954 presente sia su I grandi successi dello schermo n. 3 del marzo 1956 e poi, quattro anni dopo, riproposto su Cineromanzi d'amore Lancio partendo dalle stesse tavole ma con il testo cambiato. Confrontare le due riviste è utile anche per restituire la complessità del panorama editoriale dell’epoca, decisamente selvaggio e incline a tollerare violazioni e scopiazzature da un editore a un altro.
    Per quanto siano state scelte prevalentemente storie d’ambientazione contemporanea, si è deciso di contravvenire alla regola, data l’importanza del film, almeno per Senso (Cineromanzo gigante n. 5, febrraio 1955), dal film di Luchino Visconti. La grande eterogeneità della selezione comprende generi diversi: dal melodramma puro (Traviata 53 di Vittorio Cottafavi o L’angelo bianco di Raffaello Matarazzo) alla commedia (Giorni d’amore di Giuseppe De Santis o La nipote Sabella di Giorgio Bianchi) al dramma postbellico (Tombolo paradiso nero di Giorgio Ferroni) o poliziesco (Persiane chiuse di Luigi Comencini). Questa piccolo assortimento di cinefotoromanzi si rifà inoltre a opere di registi molto diversi tra loro. Si trovano infatti, fianco a fianco nelle stesse collane, i grandi autori (Michelangelo Antonioni, Renato Castellani, Mario Camerini, Mario Soldati...) e registi meno importanti come Giuseppe Bennati e Angelo D'Alessandro, passando per quella "zona grigia" di mestieranti e professionisti (Sergio Corbucci, Franco Rossi, Mario Bonnard, etc.) che ha da sempre rappresentato la spina dorsale del nostro cinema commerciale.
    Infine, le dive. La scelta dei quarantatré numeri delle riviste ora disponibili sul sito si propongono anche di restituire la complessità del panorama attoriale femminile dell’Italia dei tardi anni Quaranta e dei Cinquanta, solitamente – e superficialmente – bollata come la stagione delle “maggiorate”. Certamente vi sono Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Silvana Pampanini e Franca Marzi, ma accanto a loro troviamo corpi più androgini come quello di Giulietta Masina, figure meno prorompenti e più sofisticate come Eleonora Rossi Drago e Marina Berti, attrici giovanissime come Ines Orsini o celebri “nonnine” come Tina Pica, ragazze moderne come Lucia Bosè, Elsa Martinelli, Antonella Lualdi, Giulia Rubini o Anna Maria Ferrero, bellezze dolenti e poco mediterranee come Yvonne Sanson, Elena Varzi o Märta Torén, dive del passato regime come Alida Valli, Elli Parvo, Mariella Lotti o Elisa Cegani, personalità straniere come Marina Vlady, Lída Baarová e Barbara Laage, giovani dall’aspetto virginale come Irene Galter o Lia Amanda, caratteriste di grande talento come Marisa Merlini, interpreti dalla formazione teatrale come Lea Padovani o talentuose non professioniste come Maria Fiore.
     

  • Lingua

    Italiano


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