Renata Germano, moglie di Franco Antonicelli racconta come, nel 1941, abbia acquistato, su consiglio di un banchiere di sua fiducia, la tenuta Garusola di Filo d’Argenta nel ferrarese, nella zona nota come “il triangolo della morte”. Nel giugno del 1945 gli Antonicelli partono da Torino, con il banchiere, un perito agrario di una banca, l’amministratore dei propri beni e un mediatore del luogo per prendere visione della situazione della tenuta: questa La tenuta era considerata di grande importanza perché era costituita dalle poche terre non minate (e quindi coltivabili) della zona. Nel giugno 1945 Renata e Franco Antonicelli partono per un viaggio avventuroso da Torino fino alla tenuta di Filo d’Argenta che, durante la guerra era stata occupata, dai tedeschi e immediatamente dopo la liberazione, da un gruppo di contadini romagnoli partigiani Qui incontrano i contadini e, superate le iniziali diffidenze, stringono con loro un accordo: le terre sarebbero rimaste ai lavoratori almeno fino al termine del raccolto. Successivamente, i contadini decidono di creare nella tenuta una cooperativa, progetto sostenuto da Renata Germano che si offre garante per la concessione del mutuo necessario per le spese d’impianto. Nel giro di trent’anni, i contadini svilupparono la cooperativa, pagando con regolarità le rate del mutuo: costruirono una fabbrica di cemento, una di laterizi, comprarono, bonificarono e misero a coltura vari terreni nelle valli di Comacchio e impiantarono un grande albergo. Renata Germano su consiglio del banchiere, successivamente vendette la tenuta, non realizzando però quanto sarebbe stato possibile. Alcuni anni dopo la cooperativa comprò la tenuta dal fittavolo degli Antonicelli.