Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Giorgina Levi intervista Albina Caviglione Lusso e Agostino Nebbia sulla società “La Fratellanza Edmondo De Amicis”

Audiovisivo
  • Segnatura definitiva

    Fipag/GA_Levi/Audio, raccoglitore 1, audiocassetta 6

  • Durata

    1ora, 28 minuti, 57 secondi

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 14 dicembre 1984 - 26 dicembre 1984
    • Datazione * 14 dicembre 1984 - 26 dicembre 1984

  • Descrizione

    Albina Caviglione Lusso e Agostino Nebbia ricordano la prima sede (1908) della società “La Fratellanza”, in via Gassino 8 con illuminazione a gas e riscaldamento a stufa. Era una società di mutuo soccorso per donne e uomini (“per ambo i sessi”), con circa 300 iscritti che elargiva sussidi per le partorienti e per gli operai in malattia. Successivamente la sede venne spostata, per 2 anni, in corso Casale 130 a causa di lavori di manutenzione stradale. Presso la società si trovava una scuola di musica con coro che, tutti i sabati, organizzava un concerto e, molto spesso, delle feste (La cardata “bagna cauda” con 30/40 persone; la festa del pollo, gran calderone nel cortile dove si facevano cuocere 30/40 polli ed ognuno portava il resto da mangiare; Rancio speciale per l’anniversario della fondazione della società, cui erano invitate anche le società consorelle.). Durante della resistenza, una camera della sede venne usata per le riunioni clandestine dei militanti e dei dirigenti del partito comunista tra i quali Albina Caviglione ricorda Giovanni Amendola. Attraverso il finanziamento da parte dei soci venne è costruita la nuova sede e la società si trasformò in cooperativa di consumo: diminuirono le attività svolte e rimasero il bar con il gioco delle carte, il campo da bocce ed un biliardo. Subito dopo la seconda guerra mondiale presso la società, che aveva assunto il nome di “Circolo Giovanni Audino”, aveva sede l’UDI, Unione Donne Italiane


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