Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Giorgina Levi intervista Ernesto Cortese sulla nascita del “Teatro popolare” a Torino

Audiovisivo
  • Segnatura definitiva

    Fipag/GA_Levi/Audio, raccoglitore 1, audiocassetta 14

  • Durata

    59 minuti, 21 secondi

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 6 gennaio 1980
    • Datazione * 6 gennaio 1980

  • Descrizione

    Il Centro del Teatro popolare (con il nome di “Cooperativa Spettatori Italiani”) nasce a Roma probabilmente nel 1952 per iniziativa del PCI e fors’anche del PSI e aveva delle ramificazioni sul territorio nazionale. Ernesto Cortese, insieme ad altri attori, costituì la “Cooperativa Spettatori del Piemonte”, una cooperativa di spettatori che avrebbe dovuto finanziare una compagnia di attori professionisti. A Roma l’iniziativa si dissolse rapidamente mentre a Torino, favorita da un buon rapporto con la classe operaia, l’attività del Centro proseguì per alcuni anni, rivolgendosi ad un pubblico popolare. Cortese ricorsa l’organizzazione della settimana dello “spettacolo popolare” con l’obiettivo di soddisfare i desideri del pubblico e nel contempo di individuare eventuali “attori” da formare. Il gruppo di attori professionisti voleva coniugare la fede politica con la capacità professionale, aiutando le filodrammatiche dei circoli, fungendo sia da regista sia da supervisore. L’idea guida era quella di partire dalle filodrammatiche locali per trovare “l’attore organico” e costruire un Teatro Stabile di Torino, dal basso. Il Comune temendo la formazione di un Teatro Stabile di sinistra anticipò i progetti citati creando un Teatro Stabile di Torino e Genova. Nel ’56 la crisi ideologica del PCI pose fine a questa esperienza

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