Nell’intervista Vittorio Foa risponde a domande formulate da Giulio Disegni sulla rinascita dell’antisemitismo che lui collega all’accentuazione – nel secondo dopoguerra - di elementi persecutori e discriminatori nei confronti della “diversità”, considerata in senso lato. Esamina quindi il ruolo dello Stato d’Israele nella lotta all’antisemitismo La seconda parte dell’intervista riguarda invece l’opinione di Foa circa la richiesta di sospensione della prescrizione per i crimini nazisti. Secondo Foa questa richiesta trae origine dal carattere unico di questi crimini, configurabili come un delitto politico di stato con caratteristiche uniche ed eccezionali, sebbene costituisca di fatto un vulnus giuridico nei confronti dell'istituto della prescrizione. Vittorio Foa infine sottolinea come l’accettazione della prescrizione possa configurarsi, per i singoli testimoni dei delitti, come un tentativo soggettivo di superare l’esperienza traumatica e che, in quanto tale, debba essere compreso e rispettato