Intervista mancante della parte iniziale. Angelo Compagnoni (1921-2018), nato a Ceccano (Frosinone), bracciante agricolo, entra nel PCI nel 1944, deputato dal 1953 al 1963, senatore dal 1963 al 1972. Sindacalista della Confederazione Italiana Agricoltori dal 1952 al 1958. Compagnoni, nell’intervista racconta della sua elezione, nel 1953, alla Camera dei Deputati, nelle liste del PCI, elezione che destò tra gli avversari, in particolare tra i democristiani, grandi polemiche, per lo più legate alla sua estrazione sociale e culturale. Ricorda di essersi subito dedicato al problema della riforma dei contratti agrari, con particolare riferimento per il contratto detto di colonia migliorataria. Da sempre parte della Commissione Agricoltura (sia alla Camera sia al Senato), Compagnoni si batté per l’approvazione della Legge 22 luglio 1966, n. 607 sulla riforma dell’enfiteusi e delle prestazioni fondiarie perpetue. Nella seconda parte dell’intervista Compagnoni parla della sua formazione politica. Di famiglia molto religiosa, nel 1944 si iscrive al Partito Comunista che lui descrive come l’elemento decisivo nella sua formazione, lo strumento che gli ha permesso una crescita culturale e politica costante. Si sofferma infine sulla funzione formativa della lettura