Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino - Polo del '900

Giorgina Levi intervista Itala Ceretto Castigliano vedova Seren Rosso sulla Resistenza ad Alpette e registra i canti di Andrea Asteggiano

Audiovisivo
  • Segnatura definitiva

    Fipag/GA_Levi/Audio, raccoglitore 3, audiocassetta 5

  • Durata

    1 ora, 16 minuti, 58 secondi

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica luglio 1973
    • Datazione * 07/1973

  • Descrizione

    Itala Ceretto Castigliano racconta di essere nata il 13 agosto 1904 ad Alpette; a 12 anni iniziò a lavorare alla fabbrica tessile Mazzonis a Pont Canavese, un opificio con 3000 dipendenti tra uomini e donne. Ricorda come si lavorasse dieci ore al giorno, con telai a mano per il cotone. Nel 1919-1920 la fabbrica venne occupata e a Itala, allora iscritta al partito socialista, non fu più possibile tornare al lavoro. Nel 1921 si iscrisse, con il suo futuro marito Giovanni Seren Rosso, al partito comunista. Il marito, operaio in fabbrica a Torino, venne poi licenziato e lavorò con il padre come calderaio (“magnin”) fino al 1942, quando morì. Ebbero 5 figli malvisti a scuola perché non mettevano mai le camicie nere e non partecipavano alle manifestazioni fasciste. Quando cadde Mussolini tutti gli abitanti di Alpette festeggiarono con cortei e falò: si pensava, per errore, che fosse tutto finito. Il 9 settembre 1943 si formò una brigata partigiana al comando di “Titala”
    [Battista Goglio]. Itala Castigliano ricorda che grazie al suo negozio di alimentari con il figlio Pier Giacomo, panettiere si occuparono di rifornire di cibo tutti i partigiani sia della brigata di Titala che di tutte quelle del CLN. La loro casa divenne un vero e proprio punto di riferimento per i partigiani. Nel corso dell’intervista Itala si sofferma su vari episodi di rastrellamenti durante resistenza, sull’uccisione di Titala nella battaglia di Ceresole, l’11 agosto 1944 e sul sincero cordoglio degli abitanti di Alpette alla notizia. Si dilunga infine sull’atmosfera del giorno della Liberazione, il 25 Aprile 1945. Ricorda poi alcune delle canzoni cantate durante le occupazioni del “biennio rosso”. L’intervista si interrompe bruscamente; prosegue poi con la voce di Andrea Asteggiano, di 7 anni, che canta: “Bandiera rossa”; “Figli dell’officina”; “Avanti siam ribelli”. L’intera intervista è interamente in piemontese.


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