Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Giorgina Levi intervista nel gennaio 1978 Odilla Bioletto sul circolo di borgo San Paolo (parte I)

Audiovisivo
  • Segnatura definitiva

    Fipag/GA_Levi/Audio, raccoglitore 4, audiocassetta 5

  • Durata

    30 minuti, 40 secondi

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica gennaio 1978
    • Datazione * gennaio 1978

  • Descrizione

    Giorgina Levi intervista Odilla Bioletto sul circolo di borgo San Paolo, in via Barge 10. Bioletto ricorda di aver iniziato a frequentare il Circolo Socialista di Borgo San Paolo, in via Barge 10, nel 1910. Era un circolo politico e ricreativo, sorto come gli altri per fornire agli operai un luogo di socialità da poter condividere con l’intera famiglia, un luogo che non fosse l’osteria. C’era una sala da ballo e lì era nata anche una filodrammatica: si facevano molti spettacoli, si recitavano commedie in italiano e anche molte operette; c’erano attività per i bambini e si creò una compagnia di bambini che recitò tra l’altro “la vispa Teresa” (la storia della figlia del proprietario di una filanda che stava dalla parte degli operai). Bioletto ricorda che il padre calzolaio, era appassionato di musica e cantava alla Stefano Tempia e la madre insegnava canto ai bambini del circolo. Oltre agli spettacoli, venivano organizzate molte conferenze e serate danzanti. Ricorda poi il piccolo gruppo femminile che si era creato nel circolo che, in occasione di un primo maggio, organizzò una conferenza di Abigaille Zanetta (maestra socialista, pacifista antifascista, impegnata nella lotta per l'emancipazione femminile) a cui parteciparono tante donne del quartiere. Il fascismo distrusse quasi del tutto l’esperienza dei circoli. Sollecitata da Giorgina Levi sulla Camera del Lavoro e gli altri circoli della città, Bioletto ricorda che il palazzo della Camera del Lavoro, in corso Siccardi, era stato costruito alla fine dell’Ottocento dall’Associazione generale degli operai che si ispirava al Mutuo soccorso. Al primo piano c’erano le sedi di tutte le leghe, poi il caffè, un grande salone dei comizi e conferenze e alcuni uffici. Al secondo piano c’era la redazione de: “Il grido del popolo”, e la sede dell’edizione torinese dell’Avanti con Ottavio Pastore e Antonio Gramsci. Dal punto di vista ricreativo la Camera del Lavoro organizzava gite per i soci e spettacoli con attori di fama, tra cui le sorelle Quaranta. Ricorda poi altri circoli torinesi: l’Andrea Costa di via San secondo all’altezza dell’ospedale Mauriziano, nel cui buffet lavorava l’amica Maria Oslano, socialista; la Casa del Popolo della Madonna di Campagna, di via Stradella con un grande teatro dove si organizzavano anche concerti di giovani. Ricorda infine il periodo della scissione del 1921 con le assemblee tempestose e la delusione del padre che riteneva l’esperienza un errore che avrebbe fatto solo il gioco dei fascisti. Ricorda la fondazione dell’Ordine Nuovo da parte di Gramsci e la figura di Pietro Rabezzana, uno dei due eletti di Torino, nel maggio del 1921 nelle liste del Pcd’I, arrestato dai fascisti e inviato al confino a Lipari per cinque anni.


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