Museo Leone

Deposito Alpini 2011

Fondo
  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1864 - 1992
    • Datazione * 1864 - 1992

  • Descrizione

    Il deposito dell’Associazione Nazionale Alpini, sezione di Vercelli, M.O.V.M. F.lli Eugenio e Giuseppe Garrone presso il Museo Leone con versamento del 25 gennaio 2011, comprende 3368 documenti, tra lettere, cartoline, biglietti, diari e libri che copre un arco di tempo dal 1864 al 1958 (con alcuni documenti fino al 1992). Il fondo presente presso l’ANA di Vercelli era stato affidato agli Alpini da Virginia Galante Garrone all’inizio degli anni Novanta.
    Il fondo Alpini, nello specifico, conserva 179 lettere di Luigi Garrone, 10 scritte insieme con la moglie Maria Ciaudano; 162 lettere di Maria Ciaudano Garrone, 969 di Eugenio Garrone, 1128 di Giuseppe Garrone, 19 scritte dai due fratelli (quando si ritrovano al fronte il 23 novembre 1917 ma anche della loro infanzia); 259 le lettere scritte da Margherita Galante Garrone, 28 dal marito Luigi Galante, 39 da Mariuccia Garrone, 8 di Barbara Maraghini Garrone, di cui una scritta con il padre Luigi e una con il marito, infine 3 di Giotto Maraghini. Oltre alle lettere scambiate dai fratelli Garrone con gli stretti familiari, ampia è la corrispondenza con alcuni amici particolarmente intimi, come Umberto Balestreri, Guido Cimino, Guido Operti, Vittore Pansini e Giuseppe Reina. Quest’ultimo fu collega di Eugenio al Ministero della Pubblica Istruzione, prima della sua partenza per il fronte; il loro legame è attestato dalle 20 lettere inviate da Eugenio. Operti fu molto legato a Giuseppe fin dai tempi della frequentazione della S.U.C.A.I. di Torino; della loro amicizia sono testimonianza 23 lettere, di cui 3 inviate da Eugenio, le restanti da Giuseppe. Cimino fu invece collega di Giuseppe durante la sua permanenza in Libia in qualità di giudice regionale al Tribunale di Tripoli; si conservano 45 lettere, di cui 29 inviate da Giuseppe, le restanti dal padre Luigi alla morte del figlio. Di Balestreri, conosciuto alla S.U.C.A.I., si conservano 146 lettere di cui 19 inviate da Eugenio, due insieme con il fratello e le restanti dal solo Giuseppe. Indirizzate a Pansini, collega di Giuseppe al Tribunale di Tripoli trasferito poi a Macerata come Sostituto Procuratore del Re, sono 88 lettere, di cui 6 inviate da Eugenio, mentre le restanti dal fratello. Giuseppe presentò sia Balestreri sia Pansini al fratello Eugenio. Particolarmente significative per l’intenso dialogo personale su temi esistenziali sono le lettere indirizzate a Pansini; la corrispondenza con Balestreri e con Operti testimonia la profonda e duratura amicizia maturata a partire dalle comuni passioni per la montagna e per gli studi di giurisprudenza, un’amicizia resa ancora più forte dalla condivisa esperienza sul fronte. Con Cimino il legame nacque a partire da una sincera stima per la solidarietà creatasi a livello lavorativo nella particolare situazione della colonia libica, e che si trasformò in un’amicizia estesa anche ai familiari, come testimoniato successivamente dal matrimonio tra Carlo Galante Garrone e la figlia di Cimino, Sara.
    Tra i legami più intensi di Eugenio, testimoniato da 339 lettere, merita segnalare il rapporto d’amore con Anna Maria Marzi, databile tra il 1913 e il 1915. Si tratta di un cospicuo nucleo documentario, utile per delineare il carattere passionale e impulsivo di Eugenio, per restituire la sensibilità di un’epoca e al contempo molto interessante in qualità di documenti poetici e letterari di grande cura e raffinatezza formale. Altrettanto significative per Eugenio le figure femminili di Laura Marsuzi, di cui si conservano le trascrizioni (cfr. il n. 199 del deposito di Giovanna Galante Garrone con 12 lettere, oltre a 10 trascrizioni di singole lettere), e di Elena Malvezzi Giacosa. Infine, grandi amici di famiglia furono i Calissano Arullani (7 lettere in totale nel deposito Alpini 2011), in particolare Margherita, a cui Eugenio demandò il compito, tramite un biglietto manoscritto, di annunciare la sua eventuale morte in combattimento ai genitori, per evitare che fosse un estraneo a dare la notizia.
    Le lettere del deposito degli Alpini (2011) erano giunte suddivise secondo il formato (cartoline, biglietti postali, ecc.) ed erano state estratte dalle buste, conservate separatamente. Salvate fortunosamente dall’oblio, essendo finite nella cantina di un segretario della sezione che si era dedicato al loro primo ordinamento, sono state successivamente recuperate e conservate correttamente fino all’attuale definitivo inquadramento.
    Nel successivo lavoro di riordino il corpus documentario è stato strutturato per destinatario in ordine alfabetico con la creazione delle relative serie; successivamente, i documenti sono stati inseriti all’interno di ciascuna serie in ordine cronologico, ed è stato assegnato il numero di inventario definitivo. Per il deposito Alpini 2011 sono state create 62 serie, di cui l’ultima comprende materiale vario (diari, quaderni, cartoline, trascrizioni).

Per informazioni e consultazione scrivere a:

archivio.biblioteca@polodel900.it