Associazione culturale Vera Nocentini. Archivio - biblioteca storico - sindacale

Fondo n° 17: FIM Cisl Torino, anni 1978-1996

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Fondazione Vera Nocentini

  • Segnatura definitiva

    17 F 1-136

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Tipo principale
    • Definizione cronologica 1978 - 1996
    • Datazione * 1978 - 1996
    • Motivazione (DTMM)* data desunta dalle carte

  • Consistenza fisica

    • Consistenza 136
    • Tipologia faldone/i

  • Storia archivistica

    BLOCCO TERZO DELL' ARCHIVIO FIM-CISL TORINO E REGIONALE PIEMONTE

    Inquadramento archivistico generale

    Agli inizi degli anno '90, con il cambiamento di sede della FIM è stato effettuato un terzo versamento comprendente il materiale degli anni '80-'90.
    Questo nuovo archivio della FIM e dei metalmeccanici, che copre gli anni del 1979 fino ai primi del '90, comprendendo anche materiale di anni di molto anteriori (nel supplemento I° e nelle Leghe), si salda con i precedenti, è di 66 metri lineari, presentando dunque una raccolta complessiva di documentazione di 125.5 ml su 40 anni di storia della categoria nell' area torinese. Considerando altresì l' archivio FLM depositato presso l' Archivio di Stato, e dei fondi Fiom e Uilm, possiamo dire che questa importane categoria industriale dispone di in quadro documentario di grande valore, in grado di sollecitare ricerche approfondite.
    Questo terzo blocco dell' archivio FIM è ordinato in più fondi distinti:
    Fondo FIM provinciale 1978-93, 15 ml
    Fondo FIM regionale Dalle prime esperienze di coordinamento (1969) al
    '93, circa 25 ml
    Fondo Fiat dal 1979 al '93, 6.5 ml
    Fondi delle leghe FIM dal '45 al '93 (11 ml Ivrea, 7 ml altre leghe)
    (Il supplemento è archiviato come fondo n° 16)

    Il materiale ordinato in questi 5 fondi proviene dalle varie sedi sindacali (centrali e periferiche), da archivi di singoli dirigenti che abitualmente organizzano un proprio archivio nel loro ufficio e/o abitazione, e da numerosi, anche piccoli, che singoli militanti accumulano in determinati periodi a casa propria. Va detto che, escludendo la FIM regionale e provinciale, che prevede a versamenti a scadenza predeterminata, il termine "proviene" è un termine asettico, come se il materiale da solo si fosse messo in marcia confluendo in mille rivoli fino alla Fondazione; in realtà invece è stato necessario un lavoro di anni (di indagini, insistenze, visite, telefonate), per ricuperarlo.

    Passando ad illustrare i più importanti criteri che, con lunghe discussioni e prove, si sono assunti per l' ordinamento, citiamo:
    a) Ripartizioni del materiale tra archivio provinciale e regionale: ripartizione inevitabile, per impedire infiniti doppioni e per facilitare la ricerca, (ad esempio nel corso degli anni certe aziende, come Olivetti e Indesit, sono state seguite alternativamente dal regionale e dal provinciale). Si è anche scelto di inserire nell' archivio regionale tutta la documentazione relativa alla FIM nazionale (naturalmente anche alla FLM nazionale, a Fiom e a Uilm), alla politica industriale (auto, siderurgia, settori diversi ecc.), alla contrattazione confederale (come ad esempio sulla contingenza). E si è scelto di ordinare nell' archivio provinciale i materiali dei rinnovi contrattuali, della contrattazione aziendale (eccetto la Fiat) dei rapporti con la Cisl torinese. Si comprende facilmente che questi confini non possono essere netti e definiti: ad esempio la Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è in B VI tegionale per le parti di competenza confederale (leggi, decreti, ecc.), e anche nell'archivio provinciale, per le parti che riguardano le aziende torinesi (elenchi, contrattazione, autorizzazione ecc.). Stante la complessità della materia e anche l' esigenza di non smembrare il materiale come originariamente assiemato, non si può che consigliare al ricercatore la lettura attenta dell' inventario di tutti e cinque i fondi.

    b) Costituzione dei materiali Fiat in archivio a sè stante: questa azienda è stata seguita un po' da tutti i livelli sindacali (nazionale, regionale, provinciale), E' pur vero che negli anni '70 si è consolidato il livello della responsabilità primaria a livello della FIM regionale, anche perchè c' erano delle sezioni Fiat in altre provincie piemontesi, Avevamo inizialmente pensato ad un "fondo grandi aziende", in cui collocare, oltre la Fiat, anche Olivetti, RIV-SKF, Indesit:
    ; ma questi archivi si sono poi rivelati un po' inconsistenti in quanto l' attività di tali aziende è prevalentemente gestita dalle singole leghe. Quindi tutte queste carte sono ordinate nell' archivio provinciale, salvo quelle Fiat che costituiscono il Fondo Fiat. In questo fondo c'è tutto quello che riguarda la Fiat (la formazione, le trattative, gli accordi, la Cig, e via dicendio), ordinato secondo lo "schema Nocentini", e considerando la realtà Fiat come una sruttura sindacale categoriale. Vale a dire che in A sono collocati gli organismi dirigenti, quindi coordinamenti nazionali e regionali, e in B X tutta l' attività sindacale. Questa parte è divisa in grandi capitoli che riguardano prima la Fiat come gruppo, poi le holding (Auto, Iveco, Teksid ecc.), poi le varie sezioni (Mirafiori, Rivalta ecc.). Va notato che nella prima parte hanno prevalenza assoluta le vicende che unitariamente interessano tutto il gruppo (ad esempio i 61 licenziamenti del 1979, i 35 giorni di lotta ai cancelli dell' autunno 1980, gli "anni cig" che vanno fino all'85; solo successivamente riprendono importanza ed individualità singole vertenze di holding e sezioni.
    NB: Su questa azienda occorre ancora precisare che negli archivi delle varie leghe sono ordinati diversi materiali riguardanti singole sezioni Fiat.

    c) Per quanto riguarda il fondo leghe, esso è il più diseguale e squilibrato, sia per i numerosi cambiamenti di sede che hanno portato ad una certa dispersione, sia per la confluenza negli anni '70 alle leghe unitarie: Tutti i materiali pervenuti dalle leghe ( ad esempio materiali relativi alla contrattazione nelle fabbriche) sono stati ordinati in quei fondi, nessun trasferimento è avvenuto presso altri fondi (salvo gli accordi). Si è invece realizzato un certo "alleggerimento" di quei materiali riguardanti gli altri livelli e momenti di vita dell' organizzazione (congressi, direttivi, amministrazione, documenti vari).Questa operazione è giustificata dall' evitare doppioni e facilitare le ricerche: del resto nessun ricercatore si attendi di ritrovare nella lega Collegno una documentazione del congresso nazionale FIM per comprendere i legami (di conoscenza degl atti, degli organismi, insomma delle vicende) tra le leghe e gli altri livelli categoriali e unionali.

    d) Fondi personali: erano 7-8 archivi di singoli dirigenti, in larghissima misura tratti dai loro uffici presso il sindacato: ci è parso evidente, anche in linea di principio, il loro essere "fondi del sindacato" (il quale altrimenti non avrebbe archivio, salvo la corrispondenza e l' amministrazione dell' ufficio di segreteria), non depositati nell' archivio corrente per mere ragioni organizzative o poca chiarezza nelle incombenze burocratiche. Secondariamente, in tutti questi fondi è stato tolto il materiale generico, tipo congressi, perchè archiviarli distintamente, avrebbe riproposto il tema dei doppioni. Questo materiale pertanto è confluito, con l' assenso dei dirigenti, negli archivi di spettanza, regionale o provinciale. In alcuni casi di cartelle o faldoni ben ordinati si è apposta la dicitura "carte di...". Naturalmente i documenti relativi ad attività in qualche modo personali, non discendente rigidamente dall' incarico sindacale, li si è ordinati come archivi personali (ad esempio materiali su attività nei quartieri, in movimenti politici o religiosi, nel volontariato ecc.). Non abbiamo toccato archivi personali già in essere (Tridente, Borra, Vizio, Serafino, Negro, De Giacomi,...) anche se in essi vi è materiale che poteva essere integrato nei 5 fondi. Allo stesso modo la documentazione proveniente da sindacalisti di vari livelli è stata organizzata nei singoli fondi personali.

    e) In merito al Supplemento, si tratta di una gran massa di documenti ricuperati faticosamente negli anni, e anche contenuti nei materiali consegnateci per l' archivio FIM 1979-92. Abbiamo deciso di sottoporlo ad un trattamento consistente nell' isolare documenti importanti (soprattutto congressi, direttivi, accordi) per integrarli poi nell' archivio precedente, salvo eliminazione di quanto già esistente. Il rimanente lo abbiamo ordinato per anni, seguendo il metodo dell' archivio FIM '72-'78, e poi con lo "schema Nocentini", almeno nelle sue grandi ripartizioni A - B - C - D - E.
    Franco Gheddo, Giacomo Pignata, Elio Zanoni.

  • Descrizione

    Documenti della categoria FIM Cisl provincialeTorino

  • Modalità di accesso

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