Il carteggio - composto dalle lettere ricevute da Donat-Cattin e da molte preziose minute e copie di lettere inviate - rappresenta una fonte integrativa e complementare alla documentazione istituzionale, importante perché rivelatrice dei dibattiti e degli orientamenti non ufficiali che hanno fatto da sfondo ai processi decisionali.
Il corpus di lettere, pur ricchissimo per consistenza e valore dei contenuti, soffre delle naturali lacune e discontinuità dei carteggi privati, motivate dalle vicende pubbliche e personali del produttore dell'archivio, ed è segnato dalle vicissitudini dei primi momenti di acquisizione e aggregazione dell'archivio stesso, quando una troppo affrettata operazione di estrapolazione e suddivisione tra lettere ricevute e minute o copie di lettere inviate e, in subordine, di riorganizzazione in ordine alfabetico di mittente/destinatario, ha prodotto una irreversibile perdita del vincolo tra le lettere e il fascicolo di pertinenza.
Un intervento di riattribuzione delle lettere sarebbe del tutto arbitrario, oltre che in larga parte impraticabile, pertanto la corrispondenza mantiene una sua autonomia seriale. L'unico intervento che ci si è sentiti di fare - per restituire un senso a un corpus così importante e fornire qualche spunto al ricercatore - è stato quello di ricomporre in un'unica serie le lettere ricevute e inviate, e riordinarle cronologicamente. Questo permette di avere un immediato colpo d'occhio sui momenti e sulle tematiche salienti dell'attività pubblica di Donat-Cattin, sulla consistenza e l'addensamento della corrispondenza in determinati momenti, sulla ricorrenza dei corrispondenti, e a volte anche di ricomporre gli scambi con alcuni interlocutori.
Soltanto quando era assolutamente palese il legame di alcune lettere ad argomenti specifici, o quando sono emersi nuclei tematici dispersi, si è proceduto alla loro ricomposizione e allo spostamento delle lettere alla serie o alla pratica specifica.
Per converso in alcune sezioni dell'archivio sono state trovate lettere non estrapolate che naturalmente sono state lasciate e descritte nelle serie relative.
Lo studioso dovrà quindi tener presente questa storia archivistica, e sempre far riferimento alla serie della corrispondenza, scorrendola per data o per corrispondente (tramite l'indice dei nomi), analizzandola insieme alla documentazione descritta nelle altre serie.
Affinché la descrizione non si limiti a una mera elencazione di nomi e date, ma restituisca informazioni più significative e utili a contestualizzare la documentazione, l'inventario propone, per la corrispondenza più significativa, la trascrizione delle minute di Donat-Cattin e la regestazione sommaria delle lettere ricevute (nelle trascrizioni è riportato solo il corpo delle lettere e sono omesse le parti di esordio, chiusura e firma).
La corrispondenza con i segretari Dc e i presidenti del Consiglio è anche pubblicata in L'Italia di Donat-Cattin, a cura di Valeria Mosca e Alessandro Parola, con prefazione di Francesco Malgeri, Venezia, Marsilio Editori, 2011.