Fondazione Carlo Donat-Cattin - Polo del '900

Copia di lungo telegramma di Carlo Donat-Cattin al segretario politico della Dc Aldo Moro, Torino 13 novembre 1961

Unità archivistica
  • Segnatura archivistica

    FCDC TO Archivio Carlo Donat-Cattin 1043

  • Data

    13/11/1961

  • Contenuto

    "Scusa la mia assenza alla seduta della Direzione che ho richiesto per discutere la situazione politica e disegni di legge per stabilire imposizioni fiscali sulle aree fabbricabili. Un incidente, del quale hai avuta notizia, mi immobilizza. Il primo punto è troppo complesso perché io possa trattarlo ora, soprattutto per quello che riguarda le chiuse vicende di quindici giorni fa. Sul secondo punto mi preme precisarti: 1) non ha alcun fondamento, se non in insulse eccezioni di forma, la eliminazione della alternativa offerta ai Comuni col disegno di legge approvato dal Senato nel 1957 e riproposto dal Governo nella corrente legislatura, di stabilire o una imposta patrimoniale sulle aree pagabile annualmente o un contributo di miglioria generica pagabile una tantum. 2) Il gettito dell'imposta patrimoniale è senza dubbio superiore a quella del contributo di miglioria; e semmai non lo fosse perché non lasciare la prova pratica ad alcuni Comuni? 3) la ANCI e gli assessori alle finanze di Milano Torino Genova Firenze Venezia ancora in questi giorni hanno espresso la loro decisa preferenza per l'imposta patrimoniale. 4) I grandi Comuni centri di immigrazione hanno bisogno di un forte gettito per provvedere i servizi, scuole, strade, servizi igienici eccetera in rapporto con la loro espansione: l'imposta patrimoniale lo offre, la imposta sull'incremento di valore cioè il contributo di miglioria generico no. 5) Le affermazioni del relatore Zugno sul fallimento della patrimoniale Giolitti sono tendenziose; fallì anche il contributo di miglioria istituto con decreto del fascista De Stefanis nel 1933 quando si tiravano le conseguenze legislative della marcia su Roma. 6) Il contenzioso è complesso per il contributo di miglioria ora in vigore poiché furono escogitati tutti i mezzi per renderne difficile l'applicazione; non lo sarebbe domani per l'imposta patrimoniale in modo diverso che per il contributo sull'incremento di valore, una volta normalizzata la procedure come è normalizzata dal disegno di legge governativo, a meno che non si vogliono prendere per vangelo gli atti notarili di compravendita, di cui Zugno parla e quindi ridicolizzare la legge. 7) Per questi motivi non ritengo accettabile il disegno di legge sulla Commissione finanze e tesoro della Camera. Ritengo una questione di onore per il partito indicare la linea per una legge pulita non succube degli interessi degli speculatori sui terreni e ritengo che a questo punto non lo possa essere la legge basata sul solo incremento di valore. Ti sarò grato se vorrai esporre agli amici e tenere presenti queste mie dichiarazioni. Ti ringrazio per gli auguri che mi hai fatto esprimere e ti esprimo i più cordiali saluti".

  • Note

    pubblicato in L'Italia di Donat-Cattin. Gli anni caldi della Prima Repubblica nel carteggio inedito con Moro, Fanfani, Rumor, Forlani, Andreotti, Piccoli, Zaccagnini, Cossiga, De Mita (1960-1991), a cura di V. Mosca e A. Parola, Marsilio, Venezia 2012


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