Fondazione Carlo Donat-Cattin - Polo del '900

Minute di lettere di Carlo Donat-Cattin al presidente del Consiglio dei Ministri Giulio Andreotti e risposta di Andreotti, Roma 18 febbraio 1972

Unità archivistica
  • Segnatura archivistica

    FCDC TO Archivio Carlo Donat-Cattin 1100

  • Data

    18/02/1972

  • Contenuto

    "Caro Andreotti,
    nel ringraziarti della fiducia che mi hai dimostrato volendo che facessi parte del tuo ministero, devo confermarti quello che ti dissi mercoledì scorso: la mia convinzione di non poter far parte di questo tipo di governo. Tu sei stato portato non dalla tua volontà, ma dall'indirizzo prevalente oggi nel partito a dar vita a una formazione che, al di là delle intenzioni, rappresenta obiettivamente la rottura delle alleanze politiche del centro-sinistra, significa non tanto e non soltanto la disponibilità ai voti di destra, quanto soprattutto la tendenza della maggioranza di partito a considerare essenziale lo sviluppo a destra e di copertura la nostra funzione, pur dovendosi notare che gli altri partiti hanno fatto il possibile per spingere il nostro su quella strada.
    Non intendo contribuire a dare ai giovani che mi conoscono, prima di tutti ai miei figli, ed ai lavoratori che mi stimano un esempio di contraddizione inspiegabile, e per una Democrazia cristiana di diverso indirizzo continuerò a battermi oggi e nella campagna elettorale.
    Ti prego perciò di voler provvedere alla mia sostituzione.
    Con immutata cordialità
    Carlo Donat-Cattin" (scrittura manoscritta e copia dattiloscritta su carta intestata "Camera dei Deputati").
    Allegati:
    - biglietto di Giulio Andreotti a Carlo Donat-Cattin, 18 febbraio 1972
    "Caro Donat-Cattin, ti invio una mia dichiarazione che mi sembra fughi ogni non giusta interpretazione sul nostro comune sforzo democristiano di questi giorni.
    Cordiali saluti, Giulio Andreotti" (scrittura manoscritta);
    - testo della dichiarazione di Andreotti:
    "L'onorevole Andreotti ha fatto la seguente dichiarazione: Lo sforzo unitario della Democrazia cristiana nel far assumere ai suoi uomini in un momento tanto difficile l'impegno governativo ha un suo preciso significato ed una sua validità proprio in quanto è realizzato da tutte le componenti del partito, accanto ad alcuni nostri "vecchi" del momento politicamente così fervido della Costituente. In questo quadro ho apprezzato profondamente il senso di responsabilità e di dedizione dei colleghi della sinistra d.c., la quale è senza dubbio una delle componenti essenziali del partito: essi hanno superato un particolare disagio aderendo al mio invito espresso anche a nome della Dc." (scrittura dattiloscritta con correzioni manoscritte di Donat-Cattin);
    - minuta di lettera di Carlo Donat-Cattin a Giulio Andreotti, 18 febbraio 1972
    "Caro Andreotti,
    ho valutato positivamente, insieme con gli amici di Forze Nuove, la dichiarazione che hai voluto fare apprezzando la funzione della sinistra d.c.: un apprezzamento che è valido sul terreno reale dei rapporti politici nella misura in cui lavoriamo in comune per superare questa pausa e per riprendere la politica di collaborazione democratica.
    Con questa valutazione e con l'impegno, pure comune, di una intransigente linea antifascista, ritengo di poter sciogliere le riserve che mi hanno impedito finora di accogliere il tuo invito a partecipare al governo.
    Cordialmente ti ringrazio e ti saluto
    CDC" (carta intestata "Camera dei Deputati"; scrittura manoscritta).

  • Note

    pubblicate in L'Italia di Donat-Cattin. Gli anni caldi della Prima Repubblica nel carteggio inedito con Moro, Fanfani, Rumor, Forlani, Andreotti, Piccoli, Zaccagnini, Cossiga, De Mita (1960-1991), a cura di V. Mosca e A. Parola, Marsilio, Venezia 2012


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