Fondazione Carlo Donat-Cattin - Polo del '900

Minuta dattiloscritta di lettera di Carlo Donat-Cattin al segretario politico della Dc Benigno Zaccagnini, Roma 14 dicembre 1976

Unità archivistica
  • Segnatura archivistica

    FCDC TO Archivio Carlo Donat-Cattin 1179

  • Data

    14/12/1976

  • Contenuto

    "Comincio con una osservazione ovvia: non credo che il partito debba essere ordinato e sospinto all'autolesionismo e al suicidio.
    Mi è stato detto che dobbiamo nominare Storti presidente del Cnel: e questo è in contrasto con l'osservazione di prima.
    Storti, di per sé, un buon candidato, ma noi abbiamo l'obbligo politico di andare al di là del giudizio sulla persona.
    Quella nomina non sarebbe neutra: darebbe un grande aiuto al passaggio della segreteria della Cisl, dopo un breve intermezzo di Macario, a Carniti.
    Pierre Carniti, che è un intelligente capo sindacale e verso il quale ho personale simpatia, è però un forte avversario della Democrazia cristiana ed ha dato ampia prova di volere indirizzare la Cisl contro la Democrazia cristiana. Nella FLM, che ha diretto, dai quadri dirigenti sono stati allontanati, con metodi leninisti, uno per uno gli uomini più vicini a noi come pensiero politico e sono stati sostituiti, sopra la testa degli iscritti, con quadri estraparlamentari, del dissenso cattolico marcatamente anti-dc, socialisti e comunisti. È in atto da anni una intensa attività per la formazione dei quadri, dalla FLM alla Cisl all'interno della quale lezioni, dispense, pubblicazioni danno della Dc l'interpretazione propria del radicalismo: partito conservatore, che ha portato dalla Resistenza alla restaurazione dello Stato borghese e capitalista; quelli che partecipano al movimento dei lavoratori la devono scartare e combattere; si deve pazientemente procedere alla conversione di quei lavoratori alienati dalla tradizione, dal costantinianesimo etc. che ancora appoggiano la Dc.
    Da questo piano di deformazione storica si parte per costruire una serie di elementi costitutivi di un'analisi e di una teoria economica, confusionaria e mancante di radici culturali, che conducono a disordinate estremizzazioni dell'azione nell'intento, si dice, di scavalcare a sinistra i comunisti.
    Di questa ispirazione della Cisl Carniti è il principale protagonista. Egli aspira alla segreteria generale della Cisl e Storti ne risulta fin qui il principale sostegno. L'operazione delle successioni attende soltanto la nomina di Storti al Cnel.
    Mi è stato detto che negare, in queste condizioni, la nomina di Storti sarebbe un'ingerenza nella Cisl. Ogni attento osservatore può dire quanto questa tesi sia errata. È una ingerenza, al contrario, procedere alla nomina in queste condizioni, poiché essa diventa elemento determinante per la scelta del futuro segretario.
    Non riuscirei assolutamente a capire, in ogni caso, perché un segretario politico della Democrazia cristiana operi e voglia obbligare altri a operare per un così evidente danno del partito e, quel che più conta, della democrazia nel nostro Paese.
    Attendo una tua risposta".

  • Note

    pubblicata in L'Italia di Donat-Cattin. Gli anni caldi della Prima Repubblica nel carteggio inedito con Moro, Fanfani, Rumor, Forlani, Andreotti, Piccoli, Zaccagnini, Cossiga, De Mita (1960-1991), a cura di V. Mosca e A. Parola, Marsilio, Venezia 2012


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