Fondazione Carlo Donat-Cattin - Polo del '900

Minuta e copia di lettera di Carlo Donat-Cattin al presidente del Consiglio Francesco Cossiga, Roma 5 febbraio 1980

Unità archivistica
  • Segnatura archivistica

    FCDC TO Archivio Carlo Donat-Cattin 1243

  • Data

    05/02/1980

  • Contenuto

    Caro Cossiga,
    nella riunione che ti ho preannunciato e che si è svolta oggi, martedì, 5 febbraio, dalle ore 12 allo scopo di coordinare la posizione dei gruppi parlamentari delle due assemblee parlamentari sul problema delle pensioni Inps, abbiamo deciso, quale linea della Democrazia cristiana, quanto segue:
    1. È necessario emendare il decreto finanziario all’esame del Senato provocato dal ritardo nell’approvazione della legge finanziaria e del bilancio 1980 e inserire in tale decreto la parte economica significativa del disegno di legge per la riforma delle pensioni Inps all’esame della Camera: altrimenti le attese dei pensionati diventerebbero esasperate.
    2. I miglioramenti economici da inserire nel decreto con gli emendamenti sono:
    - scatto semestrale della scala mobile il 1° luglio 1980;
    - aumento dal 1° gennaio 1980 di 20 mila lire mensili per le pensioni sociali;
    - per i lavoratori dipendenti che abbiano versato più di 15 annualità di contribuzioni, dal 1° luglio 1980 aumento forfettario di 20 mila lire qualora fruiscano del trattamento minimo;
    - per i lavoratori autonomi, parificazione del minimo a quello dei lavoratori dipendenti a partire dal 1° luglio 1980.
    3. Tali miglioramenti, nel decreto, hanno valore per il 1980 o fino alla promulgazione del disegno di legge di riforma.
    4. Nel decreto devono essere incluse le misure di copertura a carico dello Stato e a carico della produzione.
    5. L’indirizzo della Dc è: di rendere permanente la semestralizzazione della scala mobile; di consolidare l’aumento dei minimi delle pensioni sociali e l’incremento ai pensionati che, per avere versato contributi obbligatori o figurativi, hanno diritto ad un trattamento contributivo e non assistenziale. Quanto alle modalità, la questione rimane aperta e da ulteriormente esaminare. Del pari in sospeso - fuori del decreto - rimane la questione di un diverso rapporto dei minimi di pensione col salario (c’è una richiesta di passare il minimo di pensione dal 27,5% al 30% del salario).
    6. La limitazione degli effetti del decreto all’anno 1980 e all’entrata in vigore della legge di riforma risponde alla necessità di consentire un dibattito sulla stessa legge di riforma non pregiudicato da decisioni permanenti già adottate.
    Era presente Scotti, erano assenti i ministri del Bilancio e del Tesoro. L’amico Pandolfi ha motivato per iscritto l’assenza, preannunciando la possibile presenza di Tarabini, che, però, non è venuto. L’assenza, fin qui, non ha rilevanza perché le proposte sono nel quadro della spesa per il 1980 prevista dal d.d.l. di riforma pensionistica e perciò del bilancio.
    Devo però far rilevare - anche a nome del capo ufficio programma economico, Ferrari Aggradi - che la copertura così come è indicata dal decreto, in parte sul fondo sanità, non è soddisfacente: proprio per quella parte.
    Devo inoltre far notare che, essendo mancato la scorsa settimana un contatto di partito da me insistentemente cercato, non possiamo apprezzare, in materia, quello che hai avuto col segretario di un altro partito, il Psdi, a causa dei giudizi che egli ha potuto successivamente pronunciare.
    Noi ci siamo preoccupati di una posizione che, affrontando problemi essenziali di una categoria per sua natura fragile, tuttavia risponde in termini adeguati a legittime preoccupazioni finanziarie. Occorre che i rapporti del governo con altre forze non inducano a trascurare le preoccupazioni finanziarie.
    Cordiali saluti
    Carlo Donat-Cattin
    P.S. Invio questa lettera p.c. a Bartolomei e Bianco. Tocca a te informarne Scotti, Andreatta e Pandolfi.

  • Note

    copia su carta intestata "Democrazia Cristiana. Direzione centrale. Il Vice segretario politico"; pubblicata in L'Italia di Donat-Cattin. Gli anni caldi della Prima Repubblica nel carteggio inedito con Moro, Fanfani, Rumor, Forlani, Andreotti, Piccoli, Zaccagnini, Cossiga, De Mita (1960-1991), a cura di V. Mosca e A. Parola, Marsilio, Venezia 2012


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