Minuta di lettera di Carlo Donat-Cattin al segretario politico della Dc Flaminio Piccoli, Roma 27 novembre 1980

FCDC TO Archivio Carlo Donat-Cattin 1268

27/11/1980

"Ho saputo ieri sera da Fanfani della riunione di martedì alla Camilluccia. È possibile che ci sia stato un malinteso, per il quale non ho percepito l'avviso e quindi non ho partecipato. Me ne scuso.
Nel merito, Fanfani mi ha riferito dei dispareri in ordine alle "eccezioni", cioè ai casi nei quali, con maggioranza del 70 per 100 della Direzione centrale, io avevo proposto, nella bozza do documento che ti ho a suo tempo inviato, di rendere possibili giunte col Pci. Devo ribadire che il testo da me proposto: non riconosce (sottolineato nel testo) eccezioni al divieto di accordi di gestione nel governo nazionale e nelle Regioni; prevede eccezioni (sottolineato nel testo) a quella norma soltanto in taluni enti locali, cioè in Comuni e in Province. In quei termini, d'altra parte, si erano espressi i partecipanti alla riunione precedente.
Ma, caro Piccoli, da quando ho steso quel documento e, senza riuscire neppure a correggerlo, te l'ho inviato, è passato un secolo.
La condizioni politiche sono del tutto diverse. Il Partito comunista propone di sostituirci o, almeno, di umiliarci per giungere - per l'una o per l'altra via - alla nostra distruzione. La posizione sostanziale dei nostri alleati di governo al di là del breve periodo è enigmatica. La coscienza pubblica è scossa. Le sorti della Dc non sono mai state tanto incerte e negative.
Non possiamo più ragionare e confrontarci nel partito come negli ultimi anni.
Ti sarò grato, perciò, se vorrai riunirci come maggioranza (meglio se martedì). Con calma e tempo davanti. Non credo di sbagliare dicendoti che è anche l'opinione di Fanfani".

pubblicata in L'Italia di Donat-Cattin. Gli anni caldi della Prima Repubblica nel carteggio inedito con Moro, Fanfani, Rumor, Forlani, Andreotti, Piccoli, Zaccagnini, Cossiga, De Mita (1960-1991), a cura di V. Mosca e A. Parola, Marsilio, Venezia 2012