Minuta manoscritta e dattiloscritta di lettera di Carlo Donat-Cattin al segretario politico della Dc Flaminio Piccoli, Roma 8 maggio 1981
Unità archivistica
Segnatura archivistica
FCDC TO Archivio Carlo Donat-Cattin 1284
Data
08/05/1981
Contenuto
"Ho assistito con qualche disgusto alle operazioni legislative compiute al Senato per la legge del terremoto.
Non c'è stata una linea di partito, (dov'è l'opera del delegato Scarlato?) ma l'azione di una consorteria, che ha finito per creare questa spiacevole tensione con la Camera per il modo per così dire disinvolto col quale ha caricato il provvedimento di misure ultronee.
Una delle modificazioni,in ogni caso, è inaccettabile del tutto, a meno che rinunciamo in ogni campo ad avere un comportamento coerente e ci riduciamo alla giornata: parlo delle sedi universitarie.
Le priorità da tempo stabilite erano quelle del pacchetto e, nell'ordine: 1) Università meridionali del Molise, della Basilicata e di Reggio Calabria; 2) statizzazione delle abruzzesi, Urbino, Brescia e Verona; 3) nuova università di Trento.
Non esiste alcuna ragione per alterare quell'ordine con un capovolgimento di priorità che andrebbe addirittura ad un quarto punto, non richiamato nel pacchetto, cioè alla sede di Benevento, città peraltro estranea o, se si è molto, ma molto pignoli, marginale rispetto al terremoto (l'effetto di sfollamento di Napoli si ottiene in maggior misura su Molise e Basilicata).
Ti scrivo questo per il disordine che è stato creato e che occorre correggere, perché ne esistono i mezzi; e perché l'avallo eventualmente dato, non facendo nulla, all'opera di consorteria richiederà una iniziativa contraria, che saremmo obbligati ad organizzare e a condurre con energia".
Note
pubblicata in L'Italia di Donat-Cattin. Gli anni caldi della Prima Repubblica nel carteggio inedito con Moro, Fanfani, Rumor, Forlani, Andreotti, Piccoli, Zaccagnini, Cossiga, De Mita (1960-1991), a cura di V. Mosca e A. Parola, Marsilio, Venezia 2012