L’archivio storico della Panini S.p.a., conservato presso la sede storica dell’azienda in via Po a Torino, era stato censito in occasione del Progetto di censimento, digitalizzazione e valorizzazione degli archivi d’impresa in Piemonte coordinato dalla Regione Piemonte, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2013 nel volume Archivi d’impresa in Piemonte a cura della Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci di Torino.
Nel 2021 la famiglia Panini ha incaricato ISMEL di progettare e realizzare un intervento di recupero e valorizzazione dell’archivio storico dell’azienda, che è stato avviato grazie al contributo della famiglia stessa e finanziato dalla Direzione Generale degli Archivi.
Il primo risultato è stato quello di constatare la presenza di due nuclei di documentazione, complementari ma distinti per origine e tipologia: l’archivio personale e professionale di Ugo Panini e l’archivio della Panini S.p.a.
Dopo una prima fase che ha visto la realizzazione del censimento complessivo di entrambi i fondi (a livello dell’unità di conservazione), l’intervento successivo ha visto il riordino, la schedatura e la pubblicazione su 9centRo dell’archivio personale e professionale di Ugo Panini.
I materiali d'archivio erano disposti in cassettiere a cartelle sospese, organizzate per argomento del contenuto e ordinate alfabeticamente da Ugo Panini stesso. La particolarità dell'archivio, e la precisa struttura definita dal soggetto produttore, hanno portato alla decisione di mantenere il criterio alfabetico per l'ordinamento delle unità archivistiche.
Una lettura trasversale dei documenti permette l'individuazione, da un lato, dei principali ambiti di interesse e studio di Ugo Panini, e dall'altro della loro concreta applicazione nella sua attività di direzione dell'azienda, con particolare riguardo agli sviluppi strategici e tecnologici.
Le prossime fasi del progetto prevedono un analogo intervento di riordino e schedatura dell’archivio aziendale. Questo presenta alcune criticità dovute alla frammentazione delle serie documentarie e alle lacune purtroppo riscontrate, ma risulta di particolare interesse soprattutto in relazione alla presenza di numerosi disegni e progetti tecnici dei prodotti, di materiale fotografico e audiovisivo, e alla ricchezza della documentazione relativa ai settori di ricerca e sviluppo e marketing.
Descrizione
Il fondo contiene i materiali di studio e tecnici prodotti e raccolti dall'Ufficio Tecnico della Società Panini S.p.a. nel corso della propria attività.
La storia della Panini S.p.a. è un esempio di imprenditoria che da un contesto locale e a conduzione familiare, tramite un percorso di forte innovazione e sperimentazione, porta a una espansione produttiva e di visione imprenditoriale assolutamente notevole. In una città come Torino, a lungo dominata dall’industria dell’automobile, sono in realtà molto numerosi i casi di eccellenza di questo tipo, che arricchiscono la lettura di una storia sociale ed economica estremamente ricca di esperienze e apporti differenti.
L’azienda, con sede a Torino in via Po, nasce nel 1945 come laboratorio di riparazione di beni danneggiati dalla guerra, specializzata nel trattamento e poi nella distribuzione di macchine e attrezzature per ufficio. Le prime attrezzature importate e distribuite sono le calcolatrici a marchio Monroe, oltre alle macchine Olivetti. Fondatore dell’azienda è Antonio Panini. Per i primi anni di attività Panini opera in società con Oliviero, dando vita alla ditta Oliviero, Panini & C. Terminata la collaborazione, l’azienda prosegue la propria attività rimanendo di proprietà di Antonio Panini.
In questa fase la società si afferma sul mercato, e tra gli anni Sessanta e Settanta prende avvio la distribuzione delle prime macchine Canon, all’epoca molto innovative. Nasce nel 1975 la prima copiaeffetti Canon-Panini, la NP70, e l’azienda inizia ad operare nel mondo bancario. Negli stessi anni la Panini prende in distribuzione per l’Italia i grandi selezionatori dell’azienda tedesca Kleindeinst. Il passo decisivo per la storia aziendale è quello di entrare nel mercato con un proprio prodotto: nasce nel 1980 il sistema di selezione LS400, il primo a non richiedere una manipolazione preventiva di effetti ed assegni. Ugo Panini, figlio di Antonio Panini, da poco entrato in azienda, è a capo del team del progetto. Si tratta di un grande successo per l’azienda, che nel corso degli anni Ottanta afferma il suo ruolo di leader del settore in Italia. Tale posizione è confermata dalla diffusione del software applicativo Flex, molto adattabile alle esigenze delle banche italiane e del sistema di compensazione assegni.
Prosegue la ricerca e la progettazione di prodotti innovativi: nel 1980 vengono lanciati i lettori/selezionatori ad alta velocità LS Series, che diventano lo standard dei più importanti istituti finanziari italiani per la gestione degli assegni.
Nei primi anni Novanta inizia il percorso verso il decentramento nel trattamento assegni (la prima legge sulla check truncation in Italia è del 1993). Ciò comporta lo spostamento sulle filiali delle operazioni di pretrattamento assegni, e di fatto tende a ridurre il numero degli assegni trattati a livello centrale sui grandi selezionatori. La Panini S.p.a. si adatta alle nuove esigenze realizzando i lettori/selezionatori di medie dimensioni S1, e successivamente S1 Vision.
A metà anni Novanta l’azienda, compreso che il suo mercato italiano basato sui grandi selezionatori è minacciato, decide di puntare sulle proprie competenze specifiche e sul prodotto S1 e di aprire all’export. Il modello di business scelto è però differente rispetto a quello italiano e si basa sulla distribuzione indiretta dei prodotti, avvalendosi di distributori e venditori indipendenti (ISV, indipendent software vendor) che possano sviluppare il software applicativo e fornire l’assistenza tecnica in modo da essere più vicini ai clienti. Dopo qualche esperienza internazionale l’azienda punta sugli USA, stabilendo i primi contatti con la Standard Register di Dayton ed entrando poi direttamente nel mercato americano, con la fondazione nel 1995 della Panini North America, con sede a Dayton.
Inizia il percorso di internazionalizzazione dell’azienda. Valeria Panini, figlia di Ugo Panini, entra in azienda nel 1995 e affianca Ugo nell’espansione della rete distributiva. L’azienda si trasforma completamente: il modello di business indiretto richiede nuovi strumenti e nuove competenze. Il ramo d’azienda italiano, basato su un modello di business diretto, viene definitivamente venduto nel 2001.
Nello stesso anno inizia improvvisamente il percorso verso la check truncation anche negli USA. Grazie all’esperienza già maturata in ambito italiano e alle forti competenze acquisite, l’azienda risponde sviluppando in poco tempo lo scanner digitale My Vision X. Nel 2004 arriva la fiducia del primo cliente, la Bank of Ireland, subito seguita da Wells Fargo e JPM. L’azienda, mantenendo una struttura leggera e flessibile, si sposta in Cina.
Nel 2008 entra un nuovo socio di maggioranza in azienda, mentre la famiglia Panini mantiene il proprio ruolo all’interno del Consiglio di amministrazione. Il percorso di acquisizione si completa nel 2019, anno in cui la famiglia esce completamente dalla proprietà. In questi anni l’azienda prosegue nel suo percorso di espansione internazionale e allarga la gamma dei prodotti, anche al di fuori dell’ambito dei pagamenti e della sicurezza.
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