Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

"Equità". Relatore: Salvatore Veca. Torino. Torino, mercoledì 5 novembre 1996

Unità archivistica
  • Tipologia
    Unità archivistica
  • Data
    5 novembre 1996
  • Descrizione
    Relazione di Salvatore Veca “Il concetto di equità” del 5 novembre 1996 tenuta nell’ambito della Scuola di formazione civile e politica. EQUITA’ è un termine generico e vago come i concetti di libertà, uguaglianza, democrazia. I termini vaghi devono essere definiti poiché se non precisati sono destinati a sparire. EQUITAS = applicazione della regola al caso singolo. Per concetto di equità si intende la virtù che consente l’attribuzione o il riconoscimento di ciò che spetta al singolo in base a una interpretazione umana e non letterale della giustizia. In particolare: esigenza di adeguamento del diritto a sentimenti di giustizia, in conformità alle istanze dell’ambiente sociale. Sul tema della giustizia sociale e distributiva cf. John Rowls “Teoria della giustizia” ed Feltrinelli 1971. Relazione tra economia del benessere, istituzioni giuste e scienza delle finanze. Da qui il concetto della fiscalità giusta visto come problema etico. La giusta tassazione è una precondizione che presuppone la mutua fiducia tra governati e governanti. Contrattazione come accordo di convergenza a cui si arriva attraverso contratti sociali per raggiungere la massima soddisfazione possibile. Questo presuppone avere chiara la concezione del BENE. COSA E’ GIUSTO PER CHIUNQUE? Da qui il concetto di autorità (lo dico IO e quindi è giusto) in contrapposizione al concetto di incertezza, mettere in dubbio l’autorità. Chi si impegna a praticare l’equità deve premettere che “siamo tutti sulla stessa barca!”. Differenze tra i concetti di identificazione, empatia e immedesimazione. Convergenza non su ciò che è bene per ciascuno ma su ciò che è giusto per chiunque. Accenno alla filosofia dei bambini (“secondo te è giusta questa cosa qui??”) e al rischio di imporre scelte dittatoriali in opposizione al principio di reciprocità. Politica a lungo termine, investire nei diritti dei bambini, equità in tempo futuro. Definizione e discussione su concetti di egualitarismo, liberalismo e liberismo. Teoria del patto sociale, promessa nel tempo di conformità in cambio di prestazioni di sovranità. Quanto do in cambio, promessa basata sulla reciprocità. Gestione delle ineguaglianze nella corsa della vita: come rendere equa la gara? Come fare perché tutti possano partecipare? Come fare per dare la possibilità di arrivare anche a chi parte svantaggiato? Gli stati sociali hanno trasformato la virtù della carità in un obbligo pubblico. La giustizia diventa un miraggio sociale. Le disuguaglianze ammesse sono quelle che seguono il principio della valutazione delle ineguaglianze. Ci dobbiamo tutti qualcosa l’un l’altro  vantaggio collettivo. Welfare come rete di protezione stato sociale minimo (nessuno deve sfondare la rete di rischio massimo). Libertà naturale vista come la legge della giungla, ognuno per sè. Spencer: “L’intero sforzo della natura è di sbarazzarsi dei falliti della vita”. Teoria del cambiamento sociale.

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