Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

"La pertecipazione politica". relatore: Carlo Donolo. Torino, Mercoledì 10 dicembre 1996

Unità archivistica
  • Tipologia
    Unità archivistica
  • Data
    10 dicembre 1996
  • Descrizione
    Relazione di Carlo Donolo “La partecipazione politica” del 10 dicembre 1996 tenuta nell’ambito della Scuola di formazione civile e politica.
    La partecipazione richiede un senso etico da parte dei cittadini che si debbono sentire moralmente obbligati. Non tutti i cittadini però fanno buon uso del diritto di partecipazione e nell’antica Grecia si cercò di ovviarlo dando un compenso alla partecipazione, nelle democrazie moderne tramite le grandi organizzazioni partiti e sindacati si cerca di creare una cultura della partecipazione.
    Il relatore indaga sulla partecipazione elettorale analizzando i motivi della partecipazione: salvaguardia dei propri interessi personali o di gruppo, appartenenza ad un collettivo sociale (professionale, quartiere, comunità, ideologico ).Chi invece non vota tende a considerare irrilevante il suo voto sul risultato finale e noiose e dispendiose le pratiche legate alla democrazia. 
    Negli elettori si nota un andamento oscillatorio dell’intensità della partecipazione e per comprendere le ragioni occorre analizzare la figura del cittadino nel mondo occidentale : è fondamentalmente un consumatore che cerca nel mercato la soddisfazione delle sue necessità, quando è deluso dal mercato cerca un altro meccanismo che soddisfi i suoi bisogni e scoprirà la partecipazione politica e quindi il suo ruolo di cittadino. A sua volta la politica lo deluderà e si creerà un andamento oscillatorio il che nei regimi democratici può portare a un miglioramento sia del mercato che del modo di fare politica.
    Oltre alla partecipazione ai processi elettorali si possono esaminare altri tipi di partecipazione : a un partito politico e quindi con una scelta di appartenenza precisa e/o ideologica o a un sindacato o gruppo di interesse che a sua volta agirà come forza di pressione nelle decisioni politiche generali in diesa di quel determinato gruppo. Si tratta di trovare un giusto equilibrio tra il partecipare per interesse e partecipare in quanto cittadino.
    Il professor Donolo esamina poi il movimento collettivo e votazioni europee
    Domande fatte dal pubblico e non riportate il relatore risponde su:
    durata dei movimenti collettivi e dei partiti
    privilegi dei politici ,controllo della tecnocrazia con un processo democratico, rifiuto della politica e alle sue cause scatenanti, i conflitti sociali che non si traducono in movimenti, il rapporto esistente fra benessere economico e partecipazione e apatia
    Alla relazione vengono allegati :
    scaletta sintetica
    bibliografia
    articolo del relatore su AFFARI PUBBLICI per rassegna italiana di sociologia del novembre 1996.

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