Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino - Polo del '900

"Costruzione sociale della realtà", Loredana Sciolla, Torino, giovedì 5 novembre 1998

Unità archivistica
  • Tipologia
    Unità archivistica
  • Data
    5 novembre 1998
  • Descrizione
    Relazione di Loredana Sciolla “ Costruzione sociale della realtà”tenuta nell’ambito della Scuola di formazione civile e politica.
    Il titolo della lezione è scisso in due parti “la realtà è una costruzione” e “questa costruzione ha un carattere sociale”.
    Il costruttivismo rovescia il senso comune della realtà come cosa oggettiva separata da noi che dobbiamo solo scoprire, definendo la realtà come un modo di osservare il mondo interpretandolo con la nostra esperienza
    Per la seconda parte e cioè il carattere sociale si utilizza il riferimento alla pittura: l'utilizzo di determinate regole (prospettiva, rapporti dimensionali) ha permesso di arrivare a una pittura realistica: la conoscenza non è ascrivibile a un solo uomo
    Se gli uomini definiscono reali certe situazioni esse diventano reali nelle loro conseguenze (fallimento di una banca, mancanza della benzina)
    Viviamo secondo certe regole e non ci poniamo domande ulteriori, anche perché se lo facessimo saremmo travolti dall'ansia e incapaci di fare qualsiasi azione.
    Solo lo scienziato e il filosofo devono considerare di muoversi in ambiti dove nulla è scontato e tutto va sempre analizzato; stesso atteggiamento vale per lo straniero.
    Poiché l'uomo ha corredo istintuale limitato ha necessità di imporsi delle regole e questo porta a atteggiamenti contrapposti : ottimismo perché abbiamo libertà di scelta, pessimismo perché siamo disorientati e nell'incertezza si crea impossibilità di scelta.
    La capacità di comprendere che le regole non sono assolute spinge a giudicarle e a pensare di cambiarle, se questo diventa un atteggiamento generale si possono effettivamente cambiare; scuola e famiglia hanno grandi responsabilità nel definire accettabili certe regole/atteggiamenti.
    Vengono poste domande sull'aumento dello stress sotto forma di esclusione sociale e sui modi di approcciare e convivere con gli stranieri e l'accettazione o meno di regole culturali “diverse”

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