Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino

Coordinamento lavoratori FIAT in cassa integrazione guadagni

Fondo
  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Cronologia* generica (DTZ)
    • Datazione * 1980-1990

  • Consistenza fisica

    • Consistenza 3,6 metri (75 fascicoli)
    • Consistenza specifica Suddivisione in anni (1980-1988; 1990)

  • Descrizione

    Il fondo è stato riordinato da Renata Jodice. 
    "La recente vicenda della "cassa integrazione" alla Fiat, con le sue implicazioni politiche, socio-economiche, sindacali e umane, può essere analizzata anche attraverso il fondo "Coordinamento Lavoratori Fiat, in Cig", conservato presso la Fondazione Gramsci di Torino."

    STORIA DEL FONDO
    Il fondo ripercorre in modo esauriente l'azione del Coordinamento, pur essendo stato costituito, nel corso dell’attività corrente, da un ristretto gruppo di militanti, promotori e animatori del Coordinamento stesso. Dunque non si tratta di un archivio "istituzionale" ma di un fondo espressione dell'attività di tre delegati (Epifanio Guarcello, Antonio Citriniti, Paolo Capatti), che seppur fortemente impegnati, in modo collettivo, nella direzione del Coordinamento, non ne rappresentavano la totalità. I materiali, prima della consegna all'archivio del "Gramsci" erano conservati in modo prevalente presso l'abitazione di uno dei componenti il collettivo, E. Guarcello.

    La chiusura della vicenda dei "cassintegrati" Fiat, nel maggio 1987, segna anche nel maggio la fine dell'attività del Coordinamento, e la decisione del gruppo di depositare presso la Fondazione Gramsci l'archivio (1980-1987, mt.3.6, bb. 27) per consentirne il riordino, la conservazione e la pubblica consultazione.

    FINALITÁ DEL COORDINAMENTO E SUA ORGANIZZAZIONE
    L'esigenza, fortemente sentita dal gruppo promotore, di conservare il legame con i lavoratori espulsi dall'attività produttiva (la cassa Integrazione, in quella situazione, avrebbe potuto essere l'anticamera del licenziamento), di evitarne la disgregazione e di consentire l'espressione di una forza organizzata, capace di pesare sindacalmente e politicamente, fu alla base della costituzione del Coordinamento lavoratori Fiat in Cig/Cgil-Cisl- Uil, quale struttura organizzativa specifica dei lavoratori in cassa integrazione, all'interno delle tre tradizionali centrali sindacali intese unitariamente.
    Gli obiettivi fondamentali a cui fecero riferimento in gran parte le iniziative e le attività del Coordinamento, possono essere sintetizzati dalle due parole d'ordine, la seconda delle quali è strettamente collegata alla prima: "Lotta per il lavoro" e "Lotta per il rientro in fabbrica". La prima implicava un interesse generale per i problemi dell'occupazione, del mercato del lavoro, del controllo delle ristrutturazioni aziendali, con un'attenzione particolare per l'attività legislativa e per il dibattito sulla riforma del settore, contemporaneamente a un'azione volta a pungolare il sindacato stesso e le forze politiche perché ponessero tale parola d'ordine al centro dei loro programmi e rivendicazioni (si parlava molto in quegli anni di scala mobile, di costo del lavoro, есс.).
    La seconda parola d'ordine, "Lotta per il rientro in fabbrica" - aspetto specifico del più generale problema occupazionale - era intesa come lo sviluppo di iniziative e di lotte per il rispetto degli accordi Fiat-Flm al riguardo, anche con il ricorso a istanze giudiziarie In mancanza di altre alternative; naturalmente l'azione del Coordinamento si esplicava, in modo anche vivace, in occasione dei rinnovi degli accordi Fiat-Flm e degli stessi contratti collettivi nazionali di lavoro.
    La struttura organizzativa del Coordinamento, più o meno informale, sorta spontaneamente a partire e soprattutto tra i delegati in cassa integrazione della Fiat Mirafiori subito dopo le vicende dell'ottobre-novembre 1980, si precisò nel 1982 con l’elezione di un consiglio di fabbrica dei lavoratori in cassa integrazione che potesse rappresentare questi in tutte le articolazioni dei settori della loro provenienze produttiva (Mirafiori: meccanica, presse, carrozzeria, fonderia, impiegati; Rivalta: meccanica, presse, ecc..) e affrontasse in modo specifico I problemi settoriali e generali dei lavoratori (vedi nel presente fondo il fascicolo 1982/2).
    Il consiglio o assemblea dei delegati così eletto (composto da 170 persone) a sua volta nominava due organismi che si riunivano e lavoravano in forma congiunta: l’esecutivo (gruppo ristretto rispecchiante tutti i settori lavorativi di fabbrica) e il coordinamento (composto da 40 persone)
    Nel 1985-1986 ci fu un tentativo di dar vita a un coordinamento tra i delegati in cassa integrazione di più aziende (Coordinamento territoriale lavoratori in Cig/ Cgil-Cisl-Uil), pur mantenendo il Coordinamento Fiat la sua autonomia; l'esperienza non sembra aver avuto successo (vedi nel presente fondo i fascicoli 1985/1 e 1986/1)
    Analogamente avvenne sul piano nazionale, senza successo a causa di contrapposizioni e diversità di vedute che ne pregiudicarono lo sviluppo (vedi nel presente fondo i fascicoli 1982/8 e 1985/2)

    ATTIVITÁ DOCUMENTATE NEL FONDO
    Il fondo non documenta esaurientemente le attività di direzione e di organizzazione interna al Coordinamento (così accade per i verbali di riunioni, attività delle commissioni di lavoro, amministrazione, ecc.); ben documentate sono invece le attività specifiche di attuazione delle finalità general primai ricordate, anche negli aspetti più minuti.
    È sufficiente scorrere l'elenco dei fascicoli inventariati perché risalti la ricchezza e la completezza della documentazione, che, pur riferendosi all’azione del solo Coordinamento, e quindi alla resistenza di un gruppo a un modello occupazionale caratterizzante gli anni '80, costituisce una più ampia chiave di lettura sia sulla cassa integrazione (molti dati statistici sono raccolti nel fondo) e sul dibattito tra le forze politiche e nel sindacato stesso, sia sui più generali problemi e proposte relative all'occupazione ed altri aspetti connessi. Ecco un elenco, invero non esauriente, di attività specifiche documentate nel fondo:
    - aggregazione di lavoratori in cassa integrazione: raccolte di loro indirizzi, assemblee, trasmissioni radio di emittenti private, giornale "La spina nel fianco", ecc.
    - lotte per il rientro in produzione: oltre alla raccolta degli accordi Fiat-Flm, sono documentati i dibattiti e le iniziative tenute a ridosso dei loro rinnovi; le iniziative, anche legali, per loro applicazione; le attività e i dibattiti atti ad affrontare tutti i problemi inerenti lo stato dei lavoratori in cassa Integrazione, quali ad esempio il rientro in produzione con l'espulsione dei lavoratori dalla fabbrica e la "ghettizzazione" nei "reparti confino", le pressioni Fiat tendenti a favorire gli autolicenziamenti, la mobilità presso pubbliche amministrazioni, I corsi di formazione professionale, ecc.
    - lotte per l'occupazione in generale: oltre a quanto già illustrato, si vedano le campagne volte a unificare le lotte dei disoccupati, dei cassintegrati con quelle dei lavoratori in produzione, ad esempio la "marcia per il lavoro" del 16 dicembre 1982. Si vedano anche i fascicoli riferentesi agli incontri con i partiti e la Chiesa negli anni 1982-1983.
    - varie, relative a vicende Interne al sindacato: ad esempio l'uscita dalla Fim-Cisl di un gruppo di delegati Fiat in cassa Integrazione per aderire alla Fiom-Cgil; prese di posizione del Coordinamento in occasione dei congressi sindacali.

    RIORDINO DEL FONDO
    Il fondo si presentava in parte formato da fascicoli, costituiti nel corso dell'attività corrente, riguardanti per lo più iniziative o interessi specifici del Coordinamento (vedi nell'inventario i titoli posti tra virgolette o parentesi quadre, che stanno a Indicare i titoli originari dei fascicoli o quelli attribuiti dall'archivista ); non era stato predisposto nessuno schema di classificazione che indicasse il nesso intercorrente tra i vari fascicoli, quale rappresentazione dell'ordine logico e funzionale dell'attività corrente. In fase di riordino si è deciso di rispettare tale caratteristica e di organizzare il fondo secondo un ordine cronologico annuale, all'interno del quale i vari fascicoli sono collocati generalmente nel modo seguente:
    • attività di direzione generale e organizzazione interna al Coordinamento;
    • attività specifiche rivolte ai lavoratori Fiat in cassa Integrazione e Fiat In genere;
    • documentazione e attività riferite a questioni generali quali l'occupazione, il mercato del lavoro, la cassa Integrazione ecc. (ovviamente i riferimenti alla cassa integrazione Fiat sono in questi fascicoli frequenti);
    • documentazione e attività, prevalentemente sindacale, non direttamente attinenti ai problemi dei lavoratori In Cassa Integrazione.
    In sintesi, previa un'analisi delle attività del Coordinamento così come venivano rappresentate nella documentazione, si sono posti dapprima i fascicoli relativi alla direzione e organizzazione, seguiti da quelli riferentisi all'attività di competenza primaria e per ultimi quelli relativi all'estensione della tematica principale. La descrizione dei fascicoli è dettagliata, pur non essendo pienamente analitica (documento per documento), poiché si è ritenuto sufficiente tale grado di analiticità per non appesantire inutilmente la consultazione dell'inventario.
    Un'ultima avvertenza: quando non è specificata la tipologia dei documenti, è sottinteso che si tratta di documentazione varia (ciclostilati, corrispondenza, ecc.). I fascicoli pluriennali, di numero ridotto, sono stati posti nell'ultimo anno di trattazione con opportuni rimandi in nota per gli anni precedenti."
     

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