Cooperativa sociale La Nuova Cooperativa

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La cooperativa sociale “La Nuova Cooperativa” nasce il 27 maggio 1980, nella sala del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Pia degli Ospedali psichiatrici di Torino, su iniziativa di un gruppo di degenti ed ex degenti dell’Ospedale psichiatrico di Collegno e Grugliasco. I suoi obiettivi sono: eliminare il lavoro nero dei degenti e riconvertirlo in lavoro regolarmente salariato; migliorare le condizioni di vita dei degenti e degli ospiti; essere strumento di democrazia diretta attraverso l’assemblea dei soci.
A partire dal settembre 1980 le amministrazioni dell’ex USSL 24 (attuale ASL TO3), succedutesi all’Opera Pia, affidano direttamente alla Cooperativa i servizi di pulizia nell’area dell’ex Ospedale psichiatrico. La Nuova Cooperativa partecipa inoltre a Torino Progetto, progetto speciale CEE di superamento degli ospedali psichiatrici, grazie al quale si acquisiscono i primi lavori esterni all’ospedale psichiatrico, una casa per alcuni soci lavoratori e si ha accesso a finanziamenti europei. Dal 1983 la Nuova Cooperativa si apre al territorio inserendo al lavoro soggetti provenienti da vari servizi territoriali: servizi di salute mentale, servizi sociali, servizi tossicodipendenze.
Nel 1991 viene promulgata la legge 381/91 che definisce le cooperative sociali e le loro attività e dà impulso decisivo alla pratica dell’inserimento lavorativo come strumento di integrazione sociale delle persone in situazione di svantaggio.
Nel 1994 è avviato il progetto scuole della Città di Torino con l’affidamento delle pulizie nelle scuole elementari; nel 1995 si avvia l’attività nel settore della manutenzione delle aree verdi (Comune di Torino e Comune di Alpignano); nel 2005 la Cooperativa si amplia alla gestione di servizi ecologici e raccolta differenziata dei rifiuti; nel 2006 si ottengono appalti con la Città di Torino per i servizi di pulizie e assistenza educativa presso le scuole materne e i nidi di infanzia.
La storia della Nuova Cooperativa è indissolubilmente legata alla storia dello strumento “inserimento lavorativo” e dei servizi che lo utilizzano come mezzo riabilitativo.
Tutt’ora attiva, la realtà ha visto passare in quarant’anni di attività più di 1500 persone.