Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino - Polo del '900

Fermata D’Autobus Associazione Onlus

Fondo
  • Segnatura definitiva

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  • Descrizione

    L’Associazione Fermata d'Autobus Onlus è un ente no-profit che nasce nel maggio del 1998 a Trofarello in Strada Torino 149 per iniziativa di Raffaella Bortino e di un gruppo di professionisti di comprovata esperienza nel settore delle dipendenze, per offrire accoglienza e cure a chi presenta un quadro di disagio psicologico e psichico accompagnato da forme di dipendenza patologica (doppia diagnosi). Fanno parte del gruppo persone già presenti nel 1983 quando inizia la sua attività la Comunità "Il Porto".
    L’Ente opera in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale attraverso sedi operative in regime comunitario e di progetti domiciliari. 
    In particolare fanno parte dell’Associazione tre Strutture residenziali, una a Moncalieri e due a Oglianico, di cui "Fragole Celesti" accoglie donne vittime di maltrattamenti ed abusi in doppia diagnosi. A queste si aggiungono i Gruppi Appartamento di Trofarello, Moncalieri, Oglianico e Favria. 
    La modalità di intervento si basa sulla consapevolezza di dover considerare in modo integrato gli aspetti psicopatologici e tossicomanici dei pazienti. Dal punto di vista metodologico ciò si esprime operando con un gruppo multidisciplinare in grado di intervenire in un’ottica bio-psico-sociale, con un approccio integrato alla complessità dell'utente.
    L'Associazione ha ritenuto importante partecipare al progetto "Intrecci di psichiatria" con l'archivio personale di Gustavo Gamna, donato all’Associazione dalla dottoressa Raffaella Bortino, fondatrice di Fermata d’autobus.
    Gustavo Gamna (1923-2013) è stato psichiatra, docente in psichiatria, direttore dell’Ospedale psichiatrico di Collegno, direttore dei servizi psichiatrici territoriali di Torino, presidente dell’ADEG (Associazione per la prevenzione e lo studio del disagio giovanile), direttore di “Annali di freniatria e Scienze affini”, autore di innumerevoli monografie e saggi.
    In collaborazione con Bortino - psicoterapeuta e direttrice didattica della Scuola di Formazione Quadriennale in Arteterapia “Il Porto Adeg” di Torino che introduce in Italia il metodo “Arte come terapia” elaborato da Edith Kramer e proposto presso il Dipartimento di Arteterapia della N.Y. University – compie i primi esperimenti di arteterapia all’Ospedale di Collegno con l’aiuto della artista torinese Gigliola Carretti. Con Bortino pubblica Attività espressive e terapie psichiatriche, un’ampia raccolta sul ruolo delle attività espressive in Italia, Europa e America in relazione alle terapie psichiatriche dal titolo; e Che cos’è l’arteterapia. Atti II della Giornata di studio, Torino, AISCNV – ADEG, 1985; mentre nel 1997 pubblica Autororschach, Un contributo allo studio dell’immaginario, FrancoAngeli, 1997 (a cura di Il Porto e Istituto per la ricerca ed il trattamento del disagio esistenziale giovanile).
    Gamna è stato anche artista, poeta e pittore, e film maker di corti a tema psichiatrico.
    L’archivio documenta su un lungo arco cronologico (1940 – 2010) la sua professione e la sua poliedrica attività.
    Esso accoglie una raccolta di scritti di carattere psichiatrico, di narrativa e di poesia (quaderni, taccuini, manoscritti, dattiloscritti, in parte pubblicati); una raccolta di suoi disegni e bozzetti, con la busta delle tavole originali di Rorschach dipinte da pazienti utilizzate per la pubblicazione di Gustavo Gamna, Autororschach. Un contributo allo studio dell’immaginario; un piccolo nucleo di corrispondenza, soprattutto con i suoi editori; interessante documentazione relativa a un progetto di ospedale psichiatrico, di cui Gamna si occupa in collaborazione con gli architetti G. Cappabava e M. Zaina; la sua tesi di laurea “Sull’applicazione della narcoanalisi nei deliri cronici”, Università di Torino. Clinica delle malattie nervose e mentali, Aa. 1947-48, insieme a una discreta una raccolta di tesi a tema psichiatrico. 
    Insieme all’Archivio è conservata una biblioteca specialistica e una emeroteca che comprende vecchi numeri di riviste di settore.

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