Trasporto e sollevamento del Monumento ai caduti di tutte le guerre del comune di Latina. Camion e gru americane
Quattordici immagini in bianco e nero del trasporto e sollevamento dell'obelisco, dimensioni: 24,2 x 18,5
Tredici immagini in bianco e nero del trasporto e sollevamento dell'obelisco, dimensioni: 18,5 x 24,2
Dodici immagini in bianco e nero del trasporto e sollevamento dell'obelisco, dimensioni: 10,2 x 14,7
Tredici immagini in bianco e nero del trasporto dell'obelisco, dimensioni: 14,6 x 10,2
Cinque immagini in bianco e nero del trasporto e sollevamento dell'obelisco, dimensioni: 7,5 x 10,6
Dieci immagini in bianco e nero del trasporto e sollevamento dell'obelisco, dimensioni: 10,6 x 7,5
Su progetto dell’architetto Oriolo Frezzotti (Roma 1888 – 1965), progettista del piano regolatore della città pensata secondo un impianto radiocentrico con strade che si dipartono dalla piazza principale, piazza del Popolo. Su uno di questi assi, quello che attraversa centralmente i giardini pubblici, si colloca il monumento ai Caduti posto in uno slargo circolare cui confluiscono a raggiera i viali alberati che strutturano il parco e che inquadrano le principali piazze della città. Il monumento fu commissionato all’architetto dal Comune di Latina nel 1959 dietro interessamento delle Associazioni Combattentistiche. Una stele in travertino di 15,00 metri leggermente rastremata culmina con un’aquila a riposo, anch’essa in travertino. L’elemento verticale e nudo ha su ogni faccia una decorazione minimale a sbalzo raffigurante un ramo di palma, quercia e olivo, che non interrompono l’effetto monolitico e stilizzato dell’obelisco. Il basamento circolare e rialzato presenta sul fronte una lastra in porfido delimitata da una balaustra costituita da elementi di travertino a perimetro dell’area cui si accede con tre gradini. Sulla pedana inclinata sono riportati intarsi di pietra grigia raffiguranti la Vittoria e i simboli delle Forze Armate e dei Civili: un elmetto, un berretto da aviatore, un remo e una vanga. Nella parte posteriore una fontana a due vasche simboleggia la palude. Sopra la vasca superiore, più piccola, sporgono tre spighe a sbalzo in travertino, simbolo della fertilità del territorio bonificato. Nell’agosto del 1960 il blocco di marmo in unico pezzo, proveniente da una cava di Cisterna, attraversò il centro della città su un camion con due rimorchi che procedeva a passo d’uomo. Fu inaugurato il 18 dicembre 1965, giorno della ricorrenza della fondazione di Latina.(https://www.italianostra.org/sezioni-e-consigli-regionali/lazio/latina-monumento-ai-caduti-di-tutte-le-guerre/)