Fondazione Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno – ONLUS

Sergio Solmi

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Centro di studi storico-letterari Natalino Sapegno

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1911 - 2013
    • Datazione * 1911 - 2013

  • Storia archivistica

    Nell’autunno 2015 la Fondazione Sapegno, di concerto con la Regione autonoma Valle d’Aosta, ha accolto la proposta della famiglia Solmi di trasferire a Morgex il complesso librario e archivistico prodotto da Sergio Solmi nel corso della sua lunga vita. La scelta della famiglia Solmi di rivolgersi alla Fondazione Sapegno è stata dettata innanzitutto dal particolare rapporto con la Valle d’Aosta dello scrittore, che nel novembre 1924 sposò Dora Martinet, compagna di tutta la vita (entrambi erano soliti trascorrere le loro estati a Bibian, nella residenza storica dei Martinet sulla collina di Aosta). In secondo luogo, Solmi era un caro e antico amico di Natalino Sapegno: conosciutisi a Torino a casa di Piero Gobetti, rimasero in contatto sino alla morte di Solmi, condividendo idee, amicizie, interessi.
    I materiali sono stati conservati nell’abitazione milanese dello studioso (ubicata in via Crivelli n. 12) sino al 20 ottobre 2015, quando sono stati trasferiti a Morgex per cura della Fondazione Sapegno. In occasione del trasloco del complesso archivistico e bibliografico, avvenuto su richiesta dei familiari in una sola giornata, il personale della Fondazione ha provveduto a proteggere i fascicoli inserendoli in 20 faldoni in carta barriera, mantenendo il più possibile l’ordine in cui si trovavano, in 3 cartoni di medie dimensioni e in alcuni raccoglitori di recupero (cfr. infra le foto). La corrispondenza è stata mantenuta nelle 8 scatole da scarpe in cui era stata sino ad allora custodita in un cassettone dello studio (non trasferito a Morgex).
    Come confermato dalla prof.ssa Raffaella Solmi (figlia di Sergio e sua stretta collaboratrice), il materiale documentario prodotto da Sergio Solmi venne da lui raccolto e conservato con la collaborazione della moglie, Dora Martinet, autrice anche della schedatura bibliografica di gran parte della biblioteca. In seguito alla morte di Solmi il 7 ottobre 1981, l’archivio è stato oggetto di diversi interventi da parte della moglie e dei figli, Renato e Raffaella, che selezionarono i materiali studiati da Giovanni Pacchiano e confluiti nell’Opera omnia da lui curata (edita da Adelphi), e da pochi altri studiosi accolti in casa Solmi dalla stessa Raffaella. Gli eredi integrarono spesso nell’archivio materiali successivi alla scomparsa dello scrittore (recensioni, ritagli di giornale, estratti, lettere ecc.).
    Un particolare lavoro di riordino venne effettuato per la corrispondenza, conservata in 8 scatole di cartone: i corrispondenti sono stati isolati in fascicoli, costituiti dalle lettere piegate in due, all’interno delle quali sono stati inseriti cartoline e biglietti. Sul retro dell’ultima carta è stato apposto a lapis dalla moglie di Solmi il cognome del mittente.


     

  • Descrizione

    Sono attualmente in corso attività di riordino e schedatura del fondo.
    Il fondo contiene una ricca sezione di carte manoscritte e dattiloscritte preparatorie ad articoli e saggi pubblicati da Solmi, a cui si aggiungono quaderni, appunti, ritagli di giornale, nonché una consistente sezione di corrispondenza con autori italiani e stranieri e artisti, con famigliari e collaboratori; in misura esigua materiale fotografico e disegni.
    Si tratta di documentazione eterogenea che attesta l’attività poetica, la carriera personale dello studioso, la sua militanza politica in particolar modo durante la Resistenza, le numerose collaborazioni con le principali riviste letterarie italiane, e costituisce pertanto una fonte importante per lo studio della storia contemporanea, della letteratura e della storia dell’arte del Novecento.
    All’interno del fondo è presente anche un piccolo nucleo documentario del padre di Sergio Solmi, Edmondo, e di suo zio Arrigo.

    La Fondazione Sapegno conserva anche la biblioteca di Solmi composta da circa 11.000 volumi (monografie e periodici): fra le riviste si segnalano le raccolte di “Pan”, “Pegaso”, “Circoli”, “Botteghe oscure”, “Primato”, “Solaria”, “Marsia”, “Terza generazione”, “Lo spettatore italiano”, ma anche riviste francesi quali “Esprit”, “Table ronde”, “La nouvelle revue française”; per quanto riguarda le monografie, molte (in particolare le raccolte poetiche) sono edizioni a tiratura limitata in prima edizione e presentano una dedica autografa dell’autore, di cui si è dato conto nella nota d’esemplare. 



     


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