Fondazione Carlo Donat-Cattin - Polo del '900

Comitato civico zonale di Torino

Fondo
  • Soggetto conservatore

    FDCTO\ADES-PPI

  • Segnatura definitiva

    CCZTO 1-9

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1953 - 1965
    • Cronologia* specifica (DTS)
    • Datazione * 1953-1965
    • Tipo principale

  • Consistenza fisica

    • Consistenza specifica 9 unità

  • Storia archivistica

    Pervenuto alla Fondazione Carlo Donat-Cattin nel 1996 dal Centro studi per il giornalismo piemontese Carlo Trabucco, al momento dello scioglimento del Centro.

  • Descrizione

    Il fondo è composto di 9 unità archivistiche complesse, per un arco cronologico che va dal 1953 al 1965.
    Le carte, raccolte da Bruno Munari, capo Ufficio stampa del Comitato civico zonale di Torino, documentano l'attività del Comitato stesso e i suoi rapporti con i Comitati zonali e di base piemontesi.

    I Comitati Civici vengono fondati l'8 febbraio 1848, in vista delle elezioni politiche del 18 aprile, "per volontà di Papa Pio XII e per iniziativa del vicepresidente dell'ACI, l'Azione Cattolica Italiana, Luigi Gedda, al fine di fronteggiare il pericolo dell'astensionismo e d'impostare la campagna elettorale nel senso di una scelta di civiltà.[...] L'intenzione non è né di sostituire la DC, né di affiancare a essa un altro partito cattolico, ma anzitutto e soprattutto quella di portare al partito un incremento elettorale che da solo non avrebbe potuto procurarsi."
    L'organizzazione è strutturata in Comitato Civico Nazionale a livello centrale, e in Comitati civili zonali e locali che fanno capo alle diocesi e alle parrocchie.
    Il discorso di papa Paolo VI ai dirigenti dei Comitati civici del 30 gennaio 1965 chiarisce sui loro compiti: "Oggi la vita pubblica riconosce ai cittadini molti diritti; e fra tutti importante è quello di scegliersi col voto i propri rappresentanti nelle magistrature amministrative e politiche, l'esercizio dei quali diritti dev'essere illuminato, libero ed ordinato; ed è opera di non piccolo merito educare e guidare il cittadino a tale esercizio. In pratica sarà vostro programma svolgere azione informativa e formativa fra le varie categorie sociali circa i problemi della vita civica; non sarete soli a far questo, concorrendo allo scopo molti altri fattori; ma laddove questi fattori (come la scuola, la stampa, i partiti) si diffonderanno a illustrare gli aspetti tecnici, economici, politici, giuridici di tali problemi, voi, senza trascurare questi aspetti stessi, avrete cura di metterne in evidenza gli aspetti superiori, che sono quelli morali; e vi farete onore e dovere di collegare tali insegnamenti con la dottrina sociale della Chiesa, da cui tanta luce, tanta sicurezza, tanto vigore possono scaturire per chi l'accoglie con attenzione e fiducia".
    L'opera dei Comitati tuttavia non si limita ai soli momenti elettorali, ma si esprime in molti momenti della storia politica italiana e in un'intensa attività di formazione.

  • Modalità di accesso

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