Istituto di studi storici Gaetano Salvemini - Polo del '900

Eugenio Bozzello

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Istituto di studi storici Gaetano Salvemini

  • Segnatura definitiva

    Bozzello 1-10

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Note alla cronologia Con documentazione in allegato dal XIX sec.
    • Cronologia* generica (DTZ)
    • Datazione * 1944 - 1996
    • Tipo principale
    • Definizione cronologica 1944-1996

  • Consistenza fisica

    • Consistenza specifica 10 unità archivistica

  • Descrizione

    Le carte dell’archivio personale, donato da Eugenio Bozzello all’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, riflettono solo in parte la poliedrica attività di questa importante figura politica. Nato a Campo Canavese, frazione di Castellamonte (To) il 30 agosto 1928; si diplomò all’Istituto d’Arte, e durante la Resistenza militò, in qualità di staffetta portaordini, presso il raggruppamento di brigata Davito Giorgio del Corpo Volontari della Libertà. Si iscrisse al Partito Socialista Italiano nel 1947 e da subito si occupò di problemi sindacali, svolgendo dal 1950 un importante ruolo nella commissione interna della Fiat. Negli stessi anni egli fece parte del direttivo provinciale della Federazione di Torino per poi divenirne segretario dal 1968 al 1970. Dal 1970 al 1980 Eugenio Bozzello rivestì importanti ruoli politici nella sua zona di origine, il Canavese: fu consigliere provinciale, assessore alla viabilità e per due volte consecutive sindaco di Castellamonte (lo sarà una terza volta tra il 2002 e il 2007). Egli fu anche membro attivo della sezione di Castellamonte del Partito Socialista, di cui ha donato l’archivio all’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini e che sarà oggetto di un successivo lavoro di riordino.
    Dal 1979, per ben tre legislature (1979-1996) consecutive, Eugenio Bozzello svolse un importante ruolo politico in qualità di Senatore della Repubblica. Nel 1983 venne eletto Questore. Nel 1994 egli fu uno dei fondatori dei Socialisti Italiani; nel 2004 venne insignito dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
    Ulteriori notizie si possono trovare nell'autobiografia Da Mirafiori a Palazzo Madama: ricordi di vita e di vita politica, Stampa Camedda & C., Torino [2009].
     

  • Modalità di accesso

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