Istituto di studi storici Gaetano Salvemini - Polo del '900

Giuseppina (Pinuccia) Scotti Valsasna

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Istituto di studi storici Gaetano Salvemini

  • Segnatura definitiva

    Scotti 1-5

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Note alla cronologia Con documenti dal 1868.
    • Definizione cronologica 1944 - 1991
    • Cronologia* specifica (DTS)
    • Datazione * 1944 - 1991
    • Tipo principale

  • Consistenza fisica

    • Consistenza specifica 6 unità archivistica

  • Descrizione

    Giuseppina Scotti nacque a Torino il 18 gennaio 1909 da una famiglia socialista. La madre, Rina Bersano, aveva fondato la Lega Tessile a Torino e ne era stata la prima segretaria; il padre Giuseppe era stato segretario della Camera del Lavoro di Savona.
    Rimasta orfana di madre a cinque anni, venne mandata in collegio a Trofarello e in seguito andò a vivere con gli zii materni. Grande influenza ebbe su di lei la figura paterna, che venne a mancare prematuramente dopo anni di malattia.
    Entrata nel Partito socialista nel 1926, si sposò con Carlo Valsasna, anch’egli attivista politico, e nel 1934 nacque la figlia Giordana.
    Dopo l’avvento del fascismo casa Valsasna fu punto di incontro dei dissidenti politici, e durante la guerra Pinuccia Scotti entrò a far parte dei gruppi di difesa della donna; partecipò attivamente a scioperi e manifestazioni di protesta organizzati dal Partito socialista e compì missioni per conto dell’organizzazione clandestina antifascista.
    Carlo Valsasna morì il 27 aprile 1945, colpito da un cecchino sul tetto della sua casa. Rimasta vedova, Pinuccia Scotti continuò la sua attività all’interno della commissione Femminile del PSI e nell’UDI, di cui fu eletta delegata nel 1945. Fu impegnata attivamente nel Partito socialista fino al 1975. Morì a Torino l'11 luglio 1994.

    L’archivio è stato donato all’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino da Pinuccia Scotti e dalla figlia Giordana Valsasna.
    Le carte del fondo testimoniano l’impegno politico di Pinuccia Scotti e quello di tutta la sua famiglia, padre, madre, marito. Il testo dell’intervista rilasciata da Pinuccia Scotti e conservato in archivio ne è un esempio. La parte prevalente della documentazione si riferisce al periodo della Resistenza  e della lotta partigiana.
    Pinuccia Scotti ha consegnato all’Istituto Gaetano Salvemini di Torino anche le carte di Alfonso Ogliaro e Anna Adamo (cfr. Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, Archivi personali, Fondo Ogliaro-Adamo).

    Fonti e bibliografia:
    Mille volte no. Dai no di ieri ai no di oggi, Editori Riuniti, Roma 1975
    Compagne. Testimonianze di partecipazione politica femminile, a cura di Bianca Guidetti Serra, Einaudi, Torino 1977
    In ricordo di Pinuccia Scotti Valsasna, Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblica, Torino 1994
    M.T. Silvestrini, C. Simiand, S. Urso, Donne e politica. La presenza femminile nei partiti politici dell’Italia repubblicana. Torino 1945-1990, Franco Angeli, Milano 2005



     

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