Istituto di studi storici Gaetano Salvemini - Polo del '900

Alfonso Ogliaro. Anna (Nuccia) Adamo

Fondo
  • Soggetto conservatore

    Istituto di studi storici Gaetano Salvemini

  • Segnatura definitiva

    Ogliaro.Adamo 1-8

  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1923 - 1978
    • Cronologia* specifica (DTS)
    • Datazione * 1923 - 1978
    • Tipo principale

  • Consistenza fisica

    • Consistenza specifica 8 unità archivistica

  • Descrizione

    Alfonso Ogliaro nacque il 30 maggio 1897 a  Pavignano (Biella) da famiglia operaia, a quattordici anni rimase orfano con la sorella minore Vittoria.
    Iniziò quindi giovanissimo a lavorare: manovale, falegname, muratore, contadino. Ebbe un grave infortunio sul lavoro e si trasferì a Biella, dove rimase per tutto il periodo della I guerra mondiale. In questo periodo entrò a far parte della Camera del Lavoro e del Partito socialista. Fu segretario della Federazione giovanile socialista biellese, e successivamente riunì nel sindacato di categoria a cui apparteneva numerosi lavoratori del legno.
    Entrò come giornalista nella redazione del Corriere Biellese e fu corrispondente dell’Avanti!
    A ventidue anni divenne consigliere comunale di Biella, nel 1919 seguì a Torino Felice Quaglino, già segretario della Camera del Lavoro, che lo volle come vice segretario nel sindacato piemontese degli edili.
    Nel 1922, disciolte le organizzazioni sindacali con l’avvento del fascismo, proseguì la sua attività professionale nel campo dell’edilizia e continuò anche la sua attività politica, mettendo a disposizione dei dissidenti politici il proprio ufficio. Nel periodo iniziale della lotta clandestina si unì al gruppo degli antifascisti amici di Ogliaro anche Nuccia Adamo.
    Alfonso Ogliaro, che con alcuni soci aveva aperto una azienda di costruzioni edilizie, con l’inizio della guerra si dedicò alla riorganizzazione del Partito socialista e alla lotta di Liberazione. Dopo lo sciopero del marzo 1944 la Gestapo arrestò Ogliaro e con lui la sua segretaria e compagna di lotta Nuccia Adamo. Vennero condotti in carcere alle Nuove, e poi, con il compagno Filippo Acciarini, al San Vittore di Milano. Dopo due mesi ritornò a Torino soltanto Nuccia Adamo, Ogliaro e Acciarini furono deportati a Fossoli e in seguito in Germania nel campo di Mauthausen, dove Alfonso Ogliaro morì il 20 febbraio 1945.
    Nuccia Adamo, ritornata dal carcere, riprese la sua attività clandestina nel Gruppo femminile sino alla fine della guerra.
    Anna Adamo, detta Nuccia. Nome del periodo partigiano “Pinguina”.
    Nata nel 1906, morì a Torino nel 1979.
     
    Le carte di Alfonso Ogliaro (Pavignano, 1897 - Mauthausen, 1945) sono state consegnate all'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino da Pinuccia Scotti, che a sua volta le aveva ricevute da Anna Adamo  (1906 – Torino, 1979).
    La documentazione è stata raccolta da Nuccia Adamo e consegnata a Pinuccia Scotti per l'organizzazione della mostra “Torino operaia, socialista e partigiana”, presentata dalla Federazione provinciale torinese  in occasione del 41° Congresso del Psi del 1978.
    I materiali sono contenuti in 8 fascicoli che ricoprono l’arco temporale 1923-1978.
    Lo stretto legame tra Ogliaro e la sua collaboratrice e compagna di lotta Nuccia Adamo è testimoniato dal loro carteggio e nelle memorie del viaggio a Mauthausen fatto in ricordo di lui e di Filippo Acciarini, compagno di prigionia di Alfonso Ogliaro che morì a Mauthausen il 1° marzo 1945.

    Fonti e bibliografia:
    F. Acciarini, Autobiografia di un socialista. Da Torino a Mauthausen, Silva editore, Roma 1970
    F. Fornaro, Giuseppe Romita. L’autonomia socialista e la battaglia per la Repubblica, Franco Angeli, Milano 1996
    M.T. Silvestrini, C. Simiand, S. Urso, Donne e politica. La presenza femminile nei partiti politici dell’Italia repubblicana. Torino 1945-1990, Franco Angeli, Milano 2005
     

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