Istituto di studi storici Gaetano Salvemini - Polo del '900

Associazione radicale Adelaide Aglietta

Fondo
  • CRONOLOGIA* E ALTRE DATAZIONI

    • Definizione cronologica 1985 - 2012
    • Cronologia* specifica (DTS)
    • Datazione * 1985 - 2012
    • Tipo principale

  • Consistenza fisica

    • Consistenza specifica 56 unità archivistiche

  • Descrizione

    Le prime notizie che l’archivio conserva della presenza radicale a Torino riguardano l’Associazione radicale torinese e risalgono al 1985.  
    Due anni dopo, in un comunicato stampa  del 26 marzo 1987, viene annunciato che “Durante l'assemblea degli iscritti al PR [...] s’è decisa la nascita della nuova associazione radicale che opererà a Torino. La maggioranza dei presenti ha votato favorevolmente alla proposta avanzata di intitolare l'associazione a Ida Nudel, simbolo della lotta per la libertà in tutto il mondo. La necessità di cambiare nome e assetto associativo nasce dalle deliberazioni del XXXII Congresso del PR che hanno stabilito che le associazioni locali non possono più essere chiamate con riferimenti geografici ma, nel rispetto dello statuto radicale, devono essere associazioni tematiche e individuate. In attesa di giungere ad un congresso di fondazione ordinario l'associazione è retta da un comitato composto da: Angelo Liso, Enzo Cucco, Fernanda Civati, Davide Bertarello, Gianluca Galletto, Danilo Airola, Graziella Miraudo”.
    Una nuova stagione della vita del Partito, caratterizzata da una dimensione transnazionale che determina cambiamenti della forma statutaria, politica e organizzativa, è inaugurata dalla relazione del segretario Giovanni Negri al XXXIV Congresso del Partito Radicale  tenutosi a Bologna tra il 2 e il 6 gennaio del 1988. In quella sede si ribadirono le caratteristiche non elettorali né territoriali, che sarebbero state profondamente contraddittorie con il progetto politico transnazionale, delle associazioni radicali.
    Le decisioni prese dall’assemblea torinese nel marzo 1987 sono ratificate dal Congresso tenuto a Torino il 24 gennaio 1988, che formalmente intitola l’associazione all’ebrea sovietica Ida Nudel, uno dei simboli della riuscita campagna internazionale avente per scopo l’ottenimento del permesso di emigrare per i refusenik,  approdata in Israele proprio nell’ottobre del 1987.
    Per quanto riguarda gli anni Novanta la documentazione sull’organizzazione presente in archivio è scarsa e lacunosa, le notizie provengono piuttosto dal ricordo dei militanti. In particolare Giulio Manfredi racconta che “dal 1989 al 1992 l’associazione si intitola allo scrittore Salman Rushdie. Dal 1992 al 1996 vi è il periodo dei club Pannella e diventa un Club. Poi per qualche anno vi è un certo ripiegamento dell’attività fino al rilancio nel 1999 con la candidatura di Emma Bonino alle elezioni europee con lo slogan Emma for President e il buon risultato del dodici per cento nella Circoscrizione Nord-Ovest”.
    Per quanto riguarda l’attività dell’associazione, l’archivio conserva le carte relative a diverse iniziative a partire dalla fine degli anni Ottanta.
    Dal 2000 in avanti l’archivio torna a parlare anche dell’organizzazione, in particolare con l’aiuto dei documenti pubblicati sul sito dell’associazione e ora conservati sia in forma cartacea sia digitale.
    Nel dicembre del 2000, rendendo omaggio alla militante radicale ed europarlamentare torinese scomparsa nel maggio di quell’anno, è fondata l’Associazione radicale Adelaide Aglietta . I propositi dell’Associazione sono dichiarati nel primo articolo dello Statuto: “promuovere e coordinare iniziative del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, dei Radicali Italiani e delle altre associazioni radicali nazionali”. Suoi prioritari campi d’azione riguardano diritti civili e libertà individuali, riforma liberale dello Stato e delle istituzioni, laicità, politiche ambientali ed energetiche, politica internazionale.
    La sede dell’Associazione è cambiata più volte negli anni. Tra i documenti sono conservati un contratto di affitto di locali in via S. Tommaso nel 1985 e carte intestate che permettono di ricostruire i traslochi effettuati negli anni Duemila: nel 2001 in via Bonelli 1/A, nel 2006 in via Bellezia 27, l’anno successivo in via Garibaldi 18/55, quindi dal 2009 in via Botero 11/F, attuale indirizzo da cui sono state prelevate le carte oggetto del presente lavoro.

    Nota archivistica
    Il lavoro di riordino delle carte dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, affidato alle archiviste Anna Borgi e Marina Brondino, è terminato nell’aprile 2013.
    L’Associazione ha affidato all’Istituto di studi storici G. Salvemini le carte prodotte e raccolte fino al 2012 e precedentemente collocate nei locali della sede di via Botero 11/F, non idonei per consentirne  la lavorazione, garantirne la conservazione e renderne possibile la consultazione.
    Il lavoro ha permesso di evidenziare due modalità originarie di ordinamento delle carte che ha determinato una suddivisione della documentazione in due serie denominate in sede di riordino “Amministrazione e attività sociale” e “Iniziative e inchieste”, caratterizzate la prima da una sistemazione cronologica e una rilevante presenza di documenti di tipo organizzativo e amministrativo/contabile,  la seconda da un ordinamento per temi e costituita da fascicoli intitolati a grandi questioni, con una loro articolazione interna, o a specifiche iniziative. Emerge tuttavia da questa polarità un’assenza di supervisione nella conservazione della memoria dell’Associazione, che appare affidata alla volontà dei singoli attivisti che si sono occupati di iniziative e problemi specifici, caratterizzando in modo molto personale l’accumulazione delle carte nei fascicoli.
    La serie “Amministrazione e attività sociale” presenta vistose lacune, in particolare per quanto riguarda le carte amministrativo/contabili, per gli anni Novanta. Inoltre, l’attivazione di un sito web dal 2002 aveva determinato la pubblicazione sistematica di alcune tipologie documentarie, come i documenti congressuali e i comunicati stampa, non più conservate in formato cartaceo. Si è pertanto ritenuto opportuno stampare e salvare in formato digitale (pdf) i contenuti del vecchio sito, rinnovato nel 2012 e  solo per poco tempo ancora disponibile sul web, al fine di conservare in archivio una traccia sistematica delle attività dell’Associazione tra il 2002 e il 2012.
    La transizione alle tecnologie digitali ha altresì determinato una cospicua presenza nei fascicoli di corrispondenza sotto forma di stampa cartacea di e-mail e, analogamente, di stampe cartacee di rassegne stampa, articoli e documenti pubblicati sul web.
     
    Condizionamento
    Tutte le unità archivistiche (fascicoli) sono state condizionate in cartelline di carta su cui sono indicati denominazione del fondo, titolo dell'unità, estremi cronologici e segnatura identificativa.
    Le unità archivistiche sono state raccolte in unità di conservazione (cartelle) che recano sul dorso la denominazione del fondo, l'istituto di conservazione e un numero di corda progressivo dell'unità di conservazione.
     
    Strumenti di consultazione
    L'inventario prodotto è disponibile alla consultazione in forma cartacea e digitale (Word, Pdf, database Guarini Archivi poi riversato su database CollectiveAcces).
    Si è provveduto a indicizzare, ovvero inserire in liste di autorità, nomi di persone, di enti e di luoghi citati nell'oggetto del fascicolo (titolo e contenuto).

  • Modalità di accesso

    La consultazione è soggetta alla normativa vigente in ambito di Beni Culturali e trattamento dei dati personali. Sono altresì rispettati eventuali vincoli specifici dettati dai depositari e le condizioni di conservazione dei documenti.


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