Il "Fondo Napoleoni", costituito dall'archivio e dalla biblioteca dell'economista, è nato nel 1989, presso l'Istituto Gramsci di Torino, per volere del Comitato promotore, con lo scopo di "raccogliere e ordinare l'intera opera, edita e inedita; la corrispondenza; la documentazione della vicenda biografica e intellettuale dell'economista recentemente scomparso".
Il fondo è il risultato di un'importante operazione di ricerca, acquisizione e aggregazione di documenti e materiali editi e inediti di, e relativi a, Napoleoni, conservati nelle sue abitazioni e da persone ed enti presso cui egli fosse stato in relazione, operazione che continua tuttora. Napoleoni infatti non ha mai organizzato un vero e proprio archivio personale, che permetta di seguire in modo continuativo la sua attività di studio e di relazione, ma per lo più conservava la corrispondenza e gli appunti che avevano un'importanza corrente.
All’arrivo del fondo si è realizzata una prima rilevazione dei materiali, in cui, data l'assenza di un'organizzazione archivistica delle carte, si è rispettato il principio di provenienza. L’archivio (1950 - 1988) accoglie appunti per studio, dibattiti e lezioni, minute o bozze di scritti, interviste, appunti di sue lezioni ad opera di allievi, carteggi che in buona parte si riferiscono a confronti di idee su questioni o teorie economiche, e una raccolta di materiali audiovisivi (la registrazione di alcune lezioni di Napoleoni). Tra le carte pervenute dagli eredi, si sono rinvenuti anche documenti di altri autori, come è ovvio che avvenga nell'archivio di qualunque studioso (non sempre è stato possibile accertare la paternità di questi materiali e, talvolta, la stessa attribuzione di documenti a Claudio Napoleoni).
Le carte sono state mantenute e ordinate secondo le varie provenienze e suddivise in tre sezioni:
Sezione 1 - Carte di Claudio Napoleoni. Si tratta delle carte provenienti dalle abitazioni dove, a seconda dei periodi, visse, e dal suo studio presso l'Università di Torino. Per lo più erano condizionate in fascicoli, alcuni dei quali titolati dallo stesso Napoleoni, e altri, senza titolo, spesso costituivano delle miscellanee; non erano presenti numerazioni di fascicoli o qualunque altra forma di segnature archivistiche. Nell'ordinamento si è messo in evidenza la provenienza dalle varie abitazioni o luoghi di lavoro, poichè è rilevante, da un punto di vista storico, conoscere quali carte Napoleoni ha ritenuto di abbandonare e quali portare con sé nei suoi cambiamenti di residenza; e questo, a maggior ragione, in assenza di una struttura archivistica. All'interno di questa suddivisione, i fascicoli sono stati grosso modo raggruppati in "Appunti e scritti", "Carteggi", "Trascrizione di lezioni".
Sezione 2 - Carte di e su Claudio Napoleoni. Si tratta per la maggior parte di carteggi, ma anche in misura minore di appunti di Napoleoni o di verbali-appunti su riunioni e lezioni, fatti pervenire da amici, colleghi, conoscenti, enti. I fascicoli sono ordinati secondo l'ordine alfabetico di chi ha inviato il materiale.
Sezione 3 - Lezioni tenute da Claudio Napoleoni. Si tratta di trascrizioni da audiocassette o appunti di lezioni effettuate da suoi ex allievi, riguardano i corsi tenuti presso l'Università o presso altre sedi. I fascicoli sono ordinati secondo l'ordine cronologico delle lezioni.
L'inventario rispecchia i criteri sopra descritti e si presenta in forma fortemente analitica, nell'intento di offrire spunti al ricercatore nella congerie di documentazione priva di una organizzazione logica.
Il fondo bibliografico conserva circa 800 scritti, editi ed inediti - i volumi, gli articoli scientifici, i contributi a riviste, gli scritti editi, e le bozze e stesure dei lavori pubblicati - di Napoleoni e circa 400 titoli di studi, tesi di laurea ed interventi sul medesimo.
Nel fondo sono presenti volumi monografici scritti da Napoleoni (anche nelle loro diverse traduzioni); le opere collettive e le collane da lui curate; i testi di alcuni dei suoi corsi universitari e delle lezioni tenute presso lo Svimez dal 1958 al 1965; i suoi interventi alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica negli anni 1976-1986; gli articoli scritti da Napoleoni per periodici e quotidiani, tra i quali si ricorda in particolare la collaborazione con “La repubblica” dal 1976 al 1988.
I materiali, che nel tempo sono stati correttamente trattati secondo gli standard catalografici delle due discipline, archivistica e biblioteconomica, presentano la connotazione ibrida (si legge in una nota sugli interventi che le minute o bozze di scritti “per convenzione […] sono confluiti in biblioteca”), e le caratteristiche di vincoli e unitarietà che caratterizzano un fondo d’autore, e presentano dunque la necessità, ora che gli sviluppi della tecnologia lo consentono, di creare un punto di accesso alla informazione integrato e relazionale.
La pubblicazione su 9centRo permette dunque di presentare e rendere fruibile in forma integrata la documentazione archivistica e bibliografica, e rappresenta un punto di accesso unico delle descrizioni, risultato di interventi scientifici specifici condotti nel corso degli anni.
Il progetto di studio e di approfondimento ha preso avvio con il convegno di studi "Economia e politica dopo la catastrofe. L'eredità di Claudio Napoleoni" tenutosi il 10 dicembre 2020, che ha dato impulso a una nuova fase di ricerca storica e riflessione finalizzata anche alla elaborazione di contributi e schede di contesto utili per gli studiosi della materia.