Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci di Torino - Polo del '900

Congressi, Conferenze di organizzazione, Convegni cittadini e di zona

Serie
  • Tipologia

    Serie

  • Segnatura archivistica

    Fipag / Pci-To / 1.1. Congressi, Conferenze di organizzazione, Convegni cittadini e di zona

  • Data

    1945 - 1991

  • Consistenza

    bb. 46 (fascc. 82); 126 unità sonore (10 bobine e 116 audiocassette)

  • Contenuto

    Il Pci, come si evince dall'analisi degli statuti, è organizzato in cellule, sezioni e federazioni; per ciascuna organizzazione e per il partito nel suo insieme l’istanza suprema, le cui decisioni sono obbligatorie per tutti, è il congresso. Si tengono congressi di cellula, di sezione, di federazione, regionali dal 1977 e nazionali. Il congresso nazionale stabilisce la linea generale del partito ed elegge gli organismi dirigenti e di controllo nazionali, è convocato dal comitato centrale almeno una volta ogni quattro anni e comprende i delegati di tutte le federazioni eletti proporzionalmente agli iscritti e secondo le norme dettate dal comitato centrale. Viene discusso e valutato il rapporto sull’attività del comitato centrale, della commissione centrale di controllo e del collegio centrale dei sindaci. A partire dal congresso nazionale del 1989, in concomitanza dell’inizio di un processo di revisione critica e di trasformazione del partito comunista, gli organi di controllo cambiano il loro nome diventando organi di garanzia (commissione federale di garanzia, commissione centrale di garanzia ecc.). I congressi di sezione, di federazione e regionali stabiliscono la politica dei rispettivi livelli. Il congresso di federazione è costituito dai delegati eletti dai congressi di sezione, elegge il comitato federale e la commissione federale di controllo e, quando sia preparatorio di altro congresso, i propri delegati, inoltre discute generalmente il rapporto sull’attività del comitato federale, i compiti di lavoro e altre questioni poste all’ordine del giorno.
    Il congresso di sezione generalmente annuale, è costituito dall’assemblea degli iscritti (o dai delegati eletti dalle cellule in caso di loro presenza) secondo le regole stabilite dal comitato federale, viene convocato dal comitato direttivo, discute i compiti di lavoro e altre questioni poste all’ordine del giorno, elegge il comitato direttivo di sezione, il collegio dei probiviri della sezione e, quando sia preparatorio di altri congressi, i propri delegati.
    Per quanto riguarda i congressi regionali essi vengono previsti nello statuto del partito approvato al congresso nazionale del 1975 e cominciano a svolgersi dal 1977.
    Sono costituiti dai delegati eletti dai congressi federali, eleggono il comitato regionale e la commissione regionale di controllo e discutono il rapporto sull’attività di questi due organismi. Nello Statuto approvato al XVIII congresso nazionale del Pci nel 1989 viene prevista la costituzione di unioni comunali, intercomunali o circoscrizionali, nell’ottica di uno sviluppo più federalista del partito, rappresentano: “L’istanza cui compete la direzione politica di tutte le organizzazioni di partito del territorio competente (...) promuove e coordina l’attività dei comunisti nei diversi campi della vita politica, ne favorisce la formazione politica e culturale, ne stimola l’attività e il contributo critico e ne sostiene l’impegno nelle organizzazioni di massa”.
    Viene previsto dal medesimo statuto il congresso dell’unione comunale o zonale, costituito dai delegati delle sezioni appartenenti all’unione. Il congresso è convocato dal consiglio dell’unione, discute lo stato dell’attività dell’unione, i compiti di lavoro e altre questioni poste all’ordine del giorno, elegge il consiglio dell’unione, il collegio dei garanti e, quando preparatorio di altri congressi, i propri delegati. Va detto però che già prima del 1989 si svolgono i congressi di zona o cittadini chiamati anche talora conferenze di zona o cittadine ma tali istanze, oltre a non essere previste dagli statuti precedenti, non avevano un ruolo elettivo e deliberativo bensì solo consultivo.
    Per quanto riguarda le conferenze di organizzazione, esse si tengono a livello nazionale e federale, come prevedono gli statuti approvati ai congressi, ma anche, come già detto, a livello cittadino e di sezione e non sono sostitutive dei rispettivi congressi.
    Vi partecipano i rappresentanti delle organizzazioni corrispondenti, scelti secondo norme stabilite dall’organismo dirigente federale regionale o dal comitato centrale: partecipano di diritto i componenti degli organismi dirigenti e di controllo o garanzia, hanno solo valore consultivo (verifica e discussione sulle attività e sull’organizzazione) e non eleggono gli organismi dirigenti.
    Tra il 1989 e il 1991 vengono convocati congressi e conferenze straordinari per la discussione della nuova forma partito; si definiscono per la prima volta nella storia dei congressi del Pci, tre linee politiche differenti, il prevalere della mozione 1 del segretario Achille Occhetto determinerà la nascita del nuovo partito: il Pds.
    Dallo Statuto del congresso del 1991 la struttura organizzativa del nuovo partito risulta così costituita: unità di base, unioni comunali, federazioni, unioni regionali.
    Bisogna segnalare, a livello torinese, lo svolgimento di due congressi federali in più rispetto alla scansione ordinaria e precisamente l’VIII congresso del 27-30 maggio 1954 e il XVI congresso del 16-20 marzo 1977. I congressi di sezione e cellula che si tengono nel 1954 rispondono alla decisione adottata dal Cc del partito nella sessione del 6-8 dicembre 1953, con la quale Palmiro Togliatti invita tutte le organizzazioni a tenere, entro i primi quattro-cinque mesi dell’anno, i loro congressi.
    I congressi di sezione e di federazione del 1977 sono convocati in vista dello svolgimento del primo congresso regionale che si tiene nello stesso anno.
    La serie contiene documentazione riguardante i congressi federali e di sezione, le conferenze di organizzazione, i convegni di zona e quelli cittadini. Il materiale è costituito da: verbali, documentazione consegnata ai partecipanti, opuscoli prodotti in occasione dei congressi e materiale vario di carattere organizzativo.
    I materiali sonori sono riferiti ai congressi dal 1972 in poi. Il materiale sonoro è registrato su 126 unità sonore (10 bobine e 116 audiocassette) per un totale di 222 ore di registrazione.


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