Il congresso camerale, massimo organo deliberante della Ccdl, viene convocato generalmente dall'organismo immediatamente inferiore, di norma in preparazione del congresso confederale nazionale. Compongono l'assemblea congressuale i delegati, espressione della struttura verticale e di quella orrizzontale, nominati fino al 1965 dalle assemblee o congressi delle organizzazioni camerali di base dopo quell'anno anche dai congressi provinciali dei sindacati di categoria [vedi congresso 1973], secondo un rapporto iscritti-delegati stabilito dall'organismo direttivo camerale. L'introduzione di questa norma, che in embrione risale al 1960, sta ad indicare il maggior peso e autonomia attribuita ai sindacati di categoria. La funzione del massimo organo deliberante sta nel fissare le direttive generali dell'organizzazione, eleggere l'organismo direttivo (Commissione esecutiva o Comitato direttivo), approvare i bilanci preventivi e consuntivi, eleggere il collegio dei sindacati e quello dei proibiviri (questo a partire dal 1960) e i delegati al congresso nazionale. Per convenzione sono stati raggruppati qui tutti i congressi della struttura orrizontale e non solo quelli della Ccdl; d'altra parte i congressi della Ccdl sono preparatori dei congressi nazionali. Vedi anche B.1.2 "Organizzazione dei congressi" .