"Luciano Bonet (Vercelli 1940 - Torino 2012), si laurea a Torino con Norberto Bobbio in Scienza della Politica. Dal 1971 al 1974 è tutor e coordinatore del Corso di perfezionamento del Centro Studi di Scienza della Politica, costituito da Bobbio a Torino presso la neonata Facoltà di Scienze Politiche. I suoi interessi si vanno però caratterizzando in senso sociologico, con particolare riguardo ai metodi e alle tecniche dell’indagine empirica, utilizzati in varie ricerche sulla condizione studentesca e del sindacato come organizzazione. Studia anche il funzionamento del sistema politico nella dimensione locale e le relazioni centro-periferia. Si orienta quindi verso la sociologia elettorale, in particolare i comportamenti di voto e i voti di preferenza. Negli ultimi anni si dedica soprattutto allo studio della democrazia, dei partiti e della loro crisi. Ha insegnato Sociologia politica e dell’amministrazione a Scienze Politiche nelle sedi universitarie di Torino, Alessandria e Ivrea. Nel 2005 ha costituito e seguito per conto della Facoltà l’associazione dei Laureati in Scienze Politiche. Ha diretto l’Istituto piemontese A. Gramsci dal 1988 al 1991, ha fatto parte del suo comitato scientifico dalla fondazione e del comitato di redazione di «Sisifo». E’ stato consigliere di amministrazione del Museo del Cinema dal 1993 al 1998. Allo studio e all’insegnamento ha sempre affiancato l’impegno politico. Nel 1960 si iscrive al PSI e inizia a collaborare all’«Avanti!». Nel 1964 partecipa alla scissione del PSIUP. Nel 1973 aderisce al PCI, divenendone segretario della sezione universitaria e membro della direzione della Federazione provinciale torinese. Prosegue l’esperienza col PDS, i DS e il PD. Dal 2008 era Presidente di LibertàEguale di Torino."
(da Luciano Bonet, Un'idea di democrazia. Studiare (e riformare) la politica. Scritti 2006-2011, a cura di Paola Bresso e Flavio Bugnoli, [2013])
Sito web
Nome del sitoLuciano Bonet, Un'idea di democrazia. Studiare (e riformare) la politica. Scritti 2006-2011, a cura di Paola Bresso e Flavio Bugnoli