"Si è laureato a Roma nel 1952 in ingegneria meccanica.
Ha lavorato come progettista di macchine utensili alla Montecatini a Milano, all'Olivetti di Ivrea, alla Comau di Torino.
E' stato sempre impegnato nel movimento sindacale, fornendo il suo contributo sui rapporti tra nuove tecnologie e organizzazione del lavoro e quindi sulla contrattazione.
Dal 1955 ha fatto parte del comitato centrale della Fiom ed è stato direttore del gruppo di lavoro sull'innovazione tecnologica, occupandosi della formazione sindacale e della ricerca sui processi di innovazione tecnica e i riflessi sui lavoratori". [Istituto tecnico industriale statale "Amedeo Avogadro" di Torino, Tecnologia, automazione e occupazione. Intervento di Angelo Dina all'Assemblea studentesca dell'Itis "A. Avogadro", Torino, 7 ottobre 1996, Itis Avogadro 1997, p. 1]
Ha subito le persecuzioni razziali durante il ventennio fascista poichè era di religione ebraica.
A cavallo degli anni '50 e '60 è iscritto al Psi (sinistra lombardiana), successivamente aderì al Psiup e poi al Pci.
Sposato con Marina Terracina Dina, ha avuto un figlio di nome Claudio.
[Altre notizie nel fascicolo 12 del fondo A. Dina]