Uomo politico italiano, esponente della Democrazia cristiana, leader della corrente della sinistra Dc "Forze Nuove" e autore del "Preambolo" del 1980. Sindacalista fondatore della CISL.
Deputato dal 1958; Sottosegretario di Stato alle Partecipazioni statali; Ministro del Lavoro e previdenza sociale per due mandati (protagonista, nel primo mandato, dell'autunno caldo del 1969 e dell'approvazione dello Statuto dei lavoratori del 20 maggio 1970); Ministro per gli Interventi straordinari nel Mezzogiorno; Ministro dell'Industria, commercio e artigianato; Ministro della Sanità. Senatore dal 1979.
CRONOLOGIA
26 giugno 1919. Carlo Donat-Cattin nasce a Finale Ligure (Savona), da Attilio e dalla contessa Maria Luisa Buraggi.
1935-1936. Inizia la sua attività di giornalista come collaboratore al quotidiano cattolico «L’Italia».
2 dicembre 1941. Interrotti gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, viene chiamato alle armi, e assegnato al II Reggimento Granatieri di Sardegna.
11 luglio 1942. Sposa Amelia Bramieri, da cui avrà quattro figli: Claudio, Paolo, Mariapia e Marco.
30 maggio 1943. Congedato con il grado di sottotenente del III Reggimento Granatieri di Sardegna e nella stessa data richiamato alle armi.
1943-1945. Dopo l’8 settembre 1943 rientra in Piemonte e viene assunto alla Olivetti di Ivrea, dove entra in contatto con la Resistenza della zona del Canavese, di cui rappresenta la componente democratico-cristiana nel CLN locale. Nel 1945 riceve dall'ISLD AFHQ (Intelligence Service Liaison Department. AFHQ - Allied Forces Headquarter) l’attestazione di essere “stato di grande aiuto alla causa alleata avendo dato assistenza nel campo durante l'occupazione nemica alla Missione militare britannica per l'Alto Piemonte mentre i membri paracadutisti di questa Missione combattevano per i partigiani italiani”. A Ivrea collabora con «Il Popolo Canavesano».
1945. Ritorna a Torino dividendosi tra la professione di giornalista a «Il Popolo nuovo» e l’attività sindacale.
1945-1946. Si iscrive alle ACLI e inizia l’attività con la CGIL, che fino al 1948 fu il sindacato unitario dei lavoratori, militando nella Corrente sindacale cristiana (Csc).
Gennaio 1947. Al Congresso di Assisi dei giovani democristiani viene sconfitto da Andreotti per la carica di segretario.
12 agosto 1948. Entra a far parte dell’organigramma provinciale della Csc, con la responsabilità dell’organizzazione e propaganda.
Ottobre 1948. Con la nascita della LCGIL, prima emanazione della corrente sindacale cristiana, diviene segretario provinciale dell’Unione torinese.
1950. Viene nominato segretario provinciale torinese della CISL. Rimane in carica sino al 5 gennaio 1956.
10 giugno 1951. Viene eletto consigliere comunale di Torino con 2.514 preferenze.
10 giugno 1951. Viene eletto consigliere provinciale di Torino per la Dc nel collegio di Castello con 8.590 preferenze.
Giugno 1954. Viene eletto nel Consiglio nazionale della Dc.
18 dicembre 1955. È nominato segretario provinciale della Dc torinese.
5 giugno 1958. Eletto alla Camera dei deputati per la Circoscrizione Torino-Novara-Vercelli (III legislatura) con 34.066 preferenze.
12 giugno 1958-15 maggio 1963. Componente della XIII Commissione - Lavoro e Previdenza sociale (Camera dei deputati).
1959. Dopo il congresso di Firenze, in cui si afferma la leadership di Aldo Moro e Amintore Fanfani, viene confermato nel Consiglio nazionale della Dc ed entra nella direzione del partito.
9 maggio 1963. Rieletto alla Camera dei deputati per la Circoscrizione Torino-Novara-Vercelli (IV legislatura) con 33.860 preferenze.
5 giugno-8 dicembre 1963. Componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia (Camera dei deputati).
1 luglio 1963-20 gennaio 1965. Componente della III Commissione - Esteri (Camera dei deputati).
8 dicembre 1963-24 giugno 1968. Sottosegretario di Stato alle Partecipazioni statali (8 dicembre 1963-22 luglio 1964, I Governo Moro; 25 luglio 1964-23 febbraio 1966, II Governo Moro; 26 febbraio 1966-24 giugno 1968, III Governo Moro).
1964. Nasce la corrente della sinistra democristiana Forze nuove, guidata da Mario Pastore, di cui Donat-Cattin diventa poi leader. È l’ultima denominazione del gruppo della sinistra democristiana nato come Forze sociali e rifondato alla fine del 1958 con il nome di Rinnovamento.
1967. Fonda la rivista «Settegiorni», che verrà pubblicata sino al 1974.
2 giugno 1968. Rieletto alla Camera dei deputati per la Circoscrizione Torino- Novara-Vercelli (V legislatura) con 43.729 preferenze.
10 luglio 1968-5 agosto 1969. Componente della III Commissione - Esteri (Camera dei deputati).
26 giugno 1968-24 maggio 1972. Componente della V Commissione - Bilancio e Partecipazioni statali) (Camera dei deputati).
4 ottobre 1968-5 agosto 1969. Componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia (Camera dei deputati).
5 agosto 1969-26 giugno 1972. Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale (5 agosto 1969-27 marzo 1970, II Governo Rumor; 27 marzo-6 agosto 1970, III Governo Rumor; 6 agosto 1970-17 febbraio 1972, I Governo Colombo; 17 febbraio-26 giugno 1972, I Governo Andreotti). Protagonista nel 1969 dell’autunno caldo, chiude a dicembre il contratto dei metalmeccanici. Il 20 maggio 1970 vara lo Statuto dei lavoratori.
20 maggio 1972. Rieletto alla Camera dei deputati per la Circoscrizione Torino-Novara-Vercelli (VI legislatura) ) con 72.024 preferenze.
25 maggio 1972-19 giugno 1979. Componente della V Commissione - Bilancio e Partecipazioni statali (Camera dei deputati) (25 maggio 1972-4 luglio 1976, VI legislatura; 5 luglio 1976-19 giugno 1979, VII legislatura).
2 agosto 1972-7 luglio 1973. Componente della Commissione parlamentare per la vigilanza sulle radiodiffusioni (Camera dei deputati, VI legislatura).
7 luglio 1973-14 marzo 1974. Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno (IV Governo Rumor).
23 novembre 1974 - 25 novembre 1978. Ministro dell'Industria, commercio e artigianato (23 novembre 1974-12 febbraio 1976, IV Governo Moro; 12 febbraio-29 luglio 1976, V Governo Moro; 29 luglio 1976-11 marzo 1978, III Governo Andreotti; 11 marzo-25 novembre 1978, IV Governo Andreotti).
2 luglio 1976. Rieletto alla Camera dei deputati per la Circoscrizione Torino-Novara-Vercelli (VII legislatura) ) con 50.357 preferenze.
1978-31 maggio 1980. Vicesegretario della DC.
3 giugno 1979. Eletto al Senato della Repubblica per il Collegio di Pinerolo (VIII legislatura) ) con 86.311 voti.
12 luglio 1979-11 luglio 1983. Componente della VI Commissione permanente - Finanze e tesoro (Senato, VIII legislatura).
9 agosto 1979-11 luglio 1983. Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi (VIII legislatura).
15 – 20 febbraio 1980. XIV Congresso nazionale della Dc. Viene approvato il celebre “Preambolo”, scritto da Donat-Cattin, che esclude alleanze con il Pci.
31 maggio 1980. Si dimette da Vicesegretario della Dc in seguito alla scoperta che il figlio Marco è esponente del gruppo terroristico di Prima Linea e alle accuse al Presidente Cossiga, poi archiviate, di avergli rivelato questa appartenenza.
1982. Fonda il periodico «Lettere piemontesi», che verrà pubblicato sino al 1993.
1983. Fonda la sua ultima rivista, «Terzafase», che verrà pubblicata sino al 1993.
26 giugno 1983. Candidato al Senato nel Collegio di Pinerolo risulta primo escluso in Piemonte e a seguito delle dimissioni del senatore astigiano Giuseppe Miroglio rientra a palazzo Madama nel febbraio del 1984 (IX legislatura).
21 febbraio 1984-18 settembre 1986. Componente della V Commissione permanente - Bilancio (Senato, IX legislatura).
7 febbraio 1985-23 settembre 1986. Componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
1 agosto 1986-22 luglio 1989. Ministro della Sanità (1 agosto 1986-17 aprile 1987, II Governo Craxi; 17 aprile-28 luglio 1987, VI Governo Fanfani; 28 luglio 1987-13 aprile 1988, I Governo Goria; 13 aprile 1988-22 luglio 1989, I Governo De Mita).
18 settembre 1986-1 luglio 1987. Componente della XII Commissione permanente - Igiene e sanità (Senato, IX legislatura).
14 giugno 1987. Rieletto al Senato della Repubblica per il Collegio di Alba (X legislatura) con 48.679 voti.
l agosto 1987-17 marzo 1991. Componente della XI Commissione permanente - Lavoro e previdenza sociale (Senato, X legislatura).
22 luglio 1989-17 marzo 1991. Ministro del Lavoro (VI Governo Andreotti).
17 marzo 1991. Muore a Montecarlo, dopo un intervento al cuore avvenuto il 1 febbraio.
Sito web
Nome del sitoTreccani. Dizionario biografico degli italiani